C’è da nominare il nuovo rappresentante nel comitato di gestione dell’autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale? Il governatore-senatore abruzzese del Pd Luciano D’Alfonso sceglie Enzo Del Vecchio, un suo fedelissimo, oggi a capo della sua segreteria particolare, già vice-sindaco del comune di Pescara. Ma l’investitura va giù di traverso al sindaco di Ortona Leo Castiglione, che ospita il più grande porto abruzzese. “È una nomina che ha chiari connotati e mandanti politici – denuncia Castiglione –, che non tiene in nessun conto le indicazioni fatte dal territorio e dal consiglio comunale di Ortona che qualche mese fa aveva indicato l’ingegnere Tommaso Giambuzzi, una scelta dettata dalla professionalità e dagli incarichi internazionali da lui svolti proprio in materie attinenti alla logistica e alle sviluppo di infrastrutture portuali”.

“Invece, ancora una volta, la meritocrazia viene avvilita da una nomina di fine legislatura regionale che mortifica un territorio che dovrebbe rappresentare uno snodo centrale”, commenta Castiglione. Gli fa eco Mauro Febbo, presidente della commissione di vigilanza in Consiglio regionale. “La nomina di Del Vecchio è un atto di una gravità inaudita, ma soprattutto di mancato rispetto e offesa per la città di Ortona. D’Alfonso prosegue nella sua operazione di trasferire i componenti della giunta pescarese​, tutta Pd, all’interno della Regione, a discapito di chi sarebbe oggettivamente più meritevole​ e titolato”.

La nuova nomina si è resa indispensabile a causa della decadenza, in base a un decreto legislativo dell’aprile del 2013, dell’ex senatore Tommaso Coletti da questo organismo che comprende i porti di Ancona, Pesaro, Falconara marittima, San Benedetto del Tronto, Pescara e Ortona. In sostanza Coletti è stato fatto fuori perché, pochissimo prima della sua cooptazione, ricopriva un incarico politico locale, era consigliere comunale a Ortona. All’Abruzzo spettano due membri, uno di nomina regionale e il secondo da parte del comune di Pescara: l’altro, tuttora in carica e indicato proprio da quest’ultimo, è l’ammiraglio Rinaldo Veri, fino a febbraio nel Consiglio comunale di Ortona (con una lista civica di centrosinistra), protagonista di una candidatura in Parlamento col Movimento 5 Stelle poi rientrata per violazione del codice etico.

Interpellato dal Fattoquotidiano.it, Enzo Del Vecchio risponde così. “Nella prima fase operativa del comitato di gestione, i due componenti in rappresentanza della Regione Abruzzo erano di area ortonese e non era mai partita nessuna alzata di scudi. Venuto meno uno dei due, il presidente della Regione ha voluto assicurare un’alternanza territoriale, individuandola nella mia persona. Non voglio entrare nel merito delle sterili polemiche sollevate sulla mia nomina, ma intendo invece rilevare il ruolo strategico che le portualità abruzzesi devono rappresentare all’interno dell’Autorità e nello scenario nazionale e internazionale”. Basta, afferma, coi “retaggi di campanile“. Del Vecchio ci invita a leggere il suo curriculum: attualmente è componente anche di altri organizzazioni sovra-regionali, come l’Onec (Osservatorio nazionale erosione costiera) e il comitato indirizzo e controllo “Patti per il sud”. E non è laureato, ma nel 1975 ha conseguito la Maturità tecnica.

Nell’inedito documento di investitura, in possesso del Fatto.it, D’Alfonso scrive al presidente dell’autorità del sistema portuale del mare Adriatico centrale, Rodolfo Giampieri. “Si evidenzia che Del Vecchio ha seguito personalmente tutti i dossier del porto di Pescara e Ortona, con particolare riguardo alla pianificazione strategica e alla programmazione finanziante e realizzativa di tutte le infrastrutture in esecuzione contrattuale, e che ha maturato una notevole conoscenza delle procedure decisionali territoriali per i numerosi incarichi ricoperti nel sistema delle autonomie locali in materia di progettazione e realizzazione di opere di pubblica utilità“.

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