Alla fine manca solo la Germania. Chi in scioltezza, come il Belgio da tre vittorie su tre, chi faticando, come l’Argentina salvata da Messi e Rojo, tutte le altri grandi Nazionali del Mondiale di Russia 2018 sono agli ottavi. E ora quello che è stato non conta più nulla. Lo dimostra proprio il caso della squadra del ct Martinez, prima nel suo girone e relegata nella parte alta del tabellone esattamente dove c’è anche l’Argentina, insieme a tutte le altre grandi favorite di questa Coppa del Mondo, esclusa solo la Spagna. La regola del “tanto prima o poi bisogna battere tutti per vincere” vale ancora, ma per chi si trova lassù nel tabellone russo significherà fare lo scalpo dei vari Brasile, Francia e Portogallo, oltre alle due già citate.

Il primo big match sarà proprio quello tra transalpini e argentini. Messi contro Griezmann. Mbappè contro Di Maria. La Nazionale di Sampaoli – il ct “spodestato” dagli stessi giocatori stando ai racconti dei media di Buenos Aires – diventa la mina vagante del torneo. Potenzialmente in grado di battere tutti e alzare la coppa, come già successo in passato a chi aveva cominciato il Mondiale zoppicando. La Francia non ha impressionato ma ha vinto ed è superiore soprattutto a centrocampo.

Chi la spunta si troverà poi di fronte la vincitrice di Uruguay-Portogallo. Il rigore sbagliato da Cristiano Ronaldo ha condannato i campioni d’Europa in carica a condividere con le altre Nazionali la sventura di stare sopra negli accoppiamenti. Già la Celeste di Cavani e Suarez è un avversario tosto: sono due squadre che giocano quasi allo stesso modo, compatte e tignose, in attesa che quelli lì davanti combinino qualcosa. A chiudere la parte alta del tabellone ci sono poi Belgio-Giappone e Brasile-Messico, le due partite più scontate sulla carta, ma possibili preamboli del più bel quarto di finale di questo Mondiale.

Sotto la Spagna ha un’autostrada, però piena di tranelli. Il primo sono i padroni di casa della Russia, forse una delle squadre storicamente peggiori da affrontare in un ottavo di finale. Il ricordo di Italia-Corea del Sud del 2002 ne è la prova. Il secondo ha i piedi di Modric e la maglia a scacchi della Croazia, chiamata a battere la Danimarca per poi attendere le Furie Rosse ai quarti. Sul fondo del tabellone ci è voluta finire invece l’Inghilterra, parsa arrendevole contro il Belgio pur di arrivare seconda. Sul suo percorso verso la semifinale ci sono la Colombia e poi la vincente di Svezia-Svizzera, lì dove dovevano esserci i tedeschi. Elvetici e scandinavi possono riscrivere la storia del calcio nel loro Paese, ma chi ha la vera chance sono ovviamente gli inglesi. Falcao e compagni però sono pronti allo scherzetto. D’altronde, è proprio là sotto nel tabellone che c’è lo spazio per altre sorprese.

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