Prorogare la scadenza del 10 luglio, data ultima per presentare “la documentazione comprovante l’effettuazione dei vaccini obbligatori” ai fini dell’iscrizione alla scuola dell’obbligo per l’anno 2018/19. Secondo quanto scrive l’Ansa, è la prima misura in merito sul tavolo del Governo, in attesa di discutere più approfonditamente “la tematica del giusto equilibrio tra il diritto all’istruzione e il diritto alla salute“, così come recita il contratto scritto da M5s e Lega.

Dopo le polemiche sollevate venerdì scorso da Matteo Salvini, che non solo ha detto che “10 vaccini obbligatori sono troppi”, ma è andato oltre definendoli “inutili e in parecchi casi pericolosi se non dannosi“, era intervenuta direttamente la ministra della Salute, Giulia Grillo, chiarendo che “i vaccini sono un fondamentale strumento di prevenzione sanitaria primaria. E che in discussione a livello politico sono solo le modalità migliori attraverso le quali proporli alla popolazione”.

Della norma voluta dal suo predecessore al dicastero della Salute Beatrice Lorenzin, aveva poi parlato la stessa Grillo: “Stiamo lavorando – aveva detto venerdì –  per trovare la soluzione migliore capace da una parte di garantire la frequenza dei bambini negli asili nido e che dall’altra parte metta al centro del dibattito parlamentare la revisione dell’impianto del decreto legge Lorenzin“.

Nel contratto di governo, Lega e M5s, al capitolo Sanità, non parlano però esplicitamente di una revisione del provvedimento. Piuttosto si rimane generici: “Pur con l’obiettivo di tutelare la salute individuale e collettiva”, si legge, “garantendo le necessarie coperture vaccinali, va affrontata la tematica del giusto equilibrio tra il diritto all’istruzione e il diritto alla salute, tutelando i bambini in età prescolare e scolare che potrebbero essere a rischio di esclusione sociale”.

La scadenza del 10 luglio è prevista proprio dal decreto Lorenzin e più nello specifico dalla circolare di attuazione del ministero dello Salute dello scorso 16 agosto. Si legge infatti come per l’anno scolastico 2018/19 la documentazione relativa ai vaccini debba essere presentata entro il termine dell’iscrizione a scuola. In quel momento però può anche essere sostituita da una semplice autocertificazione: “In tale caso, la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie dovrà comunque essere prodotta entro il 10 luglio di ciascun anno”, recita la circolare. Prorogarla, significherebbe dare più tempo alle famiglie per presentare i documenti originali.

La procedura cambierà a partire dall’anno scolastico 2019/20, quando saranno i dirigenti scolastici a trasmettere alle Asl territoriali, entro il 10 marzo di ogni anno, l’elenco degli iscritti. Le Asl provvederanno a restituire gli elenchi, entro il 10 giugno, indicando chi non è in regola con gli obblighi vaccinali. I presidi dovranno a quel punto invitare a genitori a presentare la documentazione, sempre entro il 10 luglio, per non attivare le sanzioni previste, fino alla contestazione formale dell’inadempimento. In questo caso, è prevista per i genitori una multa da 100 a 500 euro.

Quanto alle vaccinazioni, la legge per la frequenza scolastica dispone quali siano obbligatorie per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni. Per i nati dal 2001 al 2016 sono l’anti-epatite B, l’anti-tetano, l’anti-poliomielite, l’anti-difterite, l’anti-pertosse, l’antimorbillo, l’anti-rosolia, l’anti-parotite e l’anti-Haemophilus influenzae di tipo B. Per i nati dal 2017 va aggiunta anche l’anti-varicella.

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