“Nell’anno passato il Garante nazionale ha continuato a vigilare sugli hotspot. Il rischio è che si determinino situazioni di privazione della libertà de facto senza le dovute garanzie”. Questo è quanto emerso dalla relazione al Parlamento del Garante delle persone detenute, Mauro Palma. Nella relazione è stato anche bocciato lo stato dei Centri di permanenza per il rimpatrio, con Palma che ha parlato di “scadenti condizioni materiali e igieniche delle strutture, assenza di attività, mancata apertura dei Centri alla società civile organizzata, scarsa trasparenza”.
Bonafede, nel suo intervento da ministro della Giustizia, invece, pur ricordando gli 8mila detenuti in più rispetto alla capienza possibile all’interno degli istituzioni penitenziari, ha rivendicato lo stop al decreto ‘svuota-carceri‘: “Gli interventi dei governi precedenti hanno soltanto diminuito il numero dei detenuti, senza migliorare la qualità della vita dei detenuti rimasti in carcere, in condizioni in contrasto con la dignità umana”.
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