Oggi si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani, un patrimonio dell’umanità che purtroppo va difeso dall’umanità stessa. Se così può chiamarsi la causa di oltre otto milioni di tonnellate di plastica che ogni anno finiscono in mare, recando danni gravi e spesso irreparabili all’ecosistema marino. E influendo altrettando negativamente sulla pesca e sul turismo. Un problema di cui si ricomincia a parlare proprio con il periodo estivo alle porte.

Sono molti gli attivisti nel mondo, che si offrono come volontari per ripulire acque e spiagge dai rifiuti. Nissan ha deciso di dar loro una mano, chiedendo a diverse associazioni europee di indicare località particolarmente ostiche da raggiungere, che tuttavia hanno bisogno di quel tipo di operazione. Per effettuare la quale la casa giapponese ha messo a disposizione alcuni esemplari del suo pick up più duro e puro: il Navara OFF-ROADER AT32.

All’appello hanno aderito diversi operatori e gruppi, tra cui per primo proprio quello che ha ispirato il progetto Nissan. L’associazione si chiama Beach Guardian e opera in Cornovaglia, è stata fondata dalla 21enne laureanda in biologia marina Emily Stevenson e da suo padre Rob, che vedete impegnati a ripulire spiagge nei dintorni della loro abitazione nella gallery fotografica qui sopra e nel video che segue.

Data l’ampiezza e la difficoltà a raggiungere i pezzi di costa in cui effettuare l’operazione di ripulitura, il pick up giapponese ha dato una grossa mano. Ma di certo, ognuno di noi può dare il proprio contributo di responsabilità quando va al mare. In questo senso qualche tempo fa è diventata virale sui social una campagna che recitava, in modo molto semplice: “quando vai in spiaggia, raccogli tre pezzi di plastica”. Facciamolo tutti, anche senza bisogno di mezzi speciali.

Articolo Successivo

Salone di Parigi, fuori anche Fiat, Alfa Romeo e Jeep. Le assenze ora pesano

next