Per i danni provocati dalle buche sulle strade, le casse del Campidoglio hanno dovuto risarcire ai romani ben 40 milioni di euro in tre anni. E per il solo 2018, le proiezioni parlano di un ritorno alla spesa del 2015 – quasi 16 milioni – a causa “della primavera molto piovosa che abbiamo affrontato”. Sono tutt’altro che positivi i dati forniti da Assicurazioni di Roma, la società comunale che, per conto del Campidoglio, si occupa di affrontare i contenziosi intrapresi dai cittadini quando si verificano incidenti a persone o cose dovute all’inerzia pubblica. Pneumatici, cerchioni, tamponamenti, cadute dallo scooter e ferimenti: la voce “evento buche” è uno dei codici più importanti di Adir, tenuto conto che solo su questo fronte il Campidoglio paga un premio annuo di circa 25 milioni di euro. “E quest’anno abbiamo anche deciso di non incassare il dividendo per lasciare i soldi avanzati in un fondo di riserva”, ha sottolineato l’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, durante una riunione della Commissione trasparenza presieduta dal consigliere Pd, Marco Palumbo.

I DATI DELL’ULTIMO TRIENNIO – Nei 36 mesi compresi fra gennaio 2015 e dicembre 2017, le denunce presentate sono state ben 7.138, di cui 4.057 – poco più della metà – hanno effettivamente avuto un seguito. Il dato peggiore resta quello del 2015, anno in cui a fronte delle 1.156 denunce accettate vi è stato un esborso di 15.545.911 euro, circa 11.500 euro a pratica e ben 15 eventi con risarcimenti superiori ai 50mila euro. A fronte di questi numeri, sembra essere andato molto meglio il 2017: le denunce a buon fine sono state sì 1.258 (poco più di due anni prima), ma rispetto al 2015 si sono risparmiati 3 milioni di euro, fermando l’esborso a quota 12,5 milioni (poco inferiore al 2016, con 12,8 milioni).

Il 2018, tuttavia, non promette nulla di buono. Dalle tabelle ufficiali, si apprende che da gennaio a marzo sono stati mezzi a bilancio, nella voce costi, ben 2 milioni di euro. “Ma le piogge copiose di aprile e maggio – hanno spiegato i vertici di Adir auditi in Commissione – hanno evidentemente peggiorato il manto stradale, visto che le proiezioni derivanti dai dati aggiornati al 15 maggio ci danno un trend molto simile, se non superiore, a quello del 2015”.

Fortunatamente, lo studio legale di Adir pare funzionare bene: nel 2017, su 447 contenziosi legali, 200 sono stati vinti e fra condanne alle ditte della manutenzione, manleve e abbandoni, solo in 87 casi la compagnia assicuratrice ha dovuto liquidare il premio. “Ma l’amministrazione capitolina – hanno detto ancora i dirigenti – deve escogitare un modo per metterci a riparo dai furbi e dalle denunce pretestuose, che sono ancora tantissime”.

LEMMETTI, IL SISTEMA INFORMATIVO E QUEL CERCHIONE ROTTO – Insomma, sebbene i legali di Adir abbiano il coltello fra i denti, nessuno nasconde i problemi delle strade capitoline. Nemmeno l’assessore Lemmetti che, giunto nella Capitale dalla sua Livorno meno di un anno fa, ha già danneggiato la sua auto. “Non lo dire a me – ha raccontato in commissione “provocato” da Palumbo – io qualche mese fa ho spaccato un cerchione e ho pagato 500 euro al meccanico. Volevo fare la denuncia, poi ho capito che non sarebbe stato il caso per evidenti ragioni d’opportunità”. Il tema però esiste. “Bisogna lavorare su interventi mirati – ha continuato l’uomo dei conti della giunta Raggi – perché molto spesso i danni avvengono sempre negli stessi punti. E bisogna creare un sistema informativo che ci permetta di capire subito le responsabilità della ditta che fa quella specifica manutenzione stradale e di chi dovrebbe controllare che il tutto venga fatto a regola d’arte. Altrimenti non ne usciamo più”.

A distanza, prova a dire la sua anche l’assessora ai Lavori Pubblici, Margherita Gatta, intercettata da Radio Radio in occasione dell’inaugurazione di un parco: “I cittadini stanno apprezzando le nostre risposte – ha detto – Roma è grande e non tutti riescono a vedere tutto, ma in tantissimi mi scrivono e mi ringraziano. Non possiamo fare manutenzioni al tappeto, purtroppo, però stiamo risolvendo tante criticità. E il piano strade nuove sta andando avanti”.

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