Lunedì Angela Merkel aveva messo in parallelo lo stallo politico e istituzionale italiano con la crisi che ha stritolato la Grecia nel 2015. Oggi Gunther Oettinger scommette su un ruolo “educativo” che la finanza internazionale potrà avere nel consigliare gli italiani alle prossime elezioni politiche. In un’intervista al giornalista Bernd Thomas Riegert della Deutsche Welle, il commissario europeo per il bilancio e le risorse umane ha detto di temere e di aspettarsi che la reazione dei mercati darà “un segnale” agli italiani, consigliandoli a non votare per forze populiste di destra o di sinistra.

“I mercati e un outlook negativo (“darkened“) insegneranno agli italiani a non votare per i partiti populisti alle prossime elezioni”, era stata la sintesi delle parole dell’esponente della Cdu fatta su Twitter dal giornalista. Parole che hanno immediatamente innescato una furiosa polemica in Italia e causato la reazioni dei palazzi di Bruxelles. “Il mio appello a tutte le istituzioni europee: per favore rispettate gli elettori: siamo qui per servirli, non per far loro lezioni“, ha twittato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Seguito dai vertici della Commissione Ue: “Juncker è stato informato di questo commento sconsiderato, e mi ha chiesto di chiarire la posizione ufficiale della Commissione: compete agli italiani e soltanto a loro decidere sul futuro del loro paese, a nessun altro”, il commento del portavoce del presidente dell’esecutivo comunitario. Che poi in una nota afferma: “L’Italia merita rispetto”, Bruxelles “è pronta a cooperare responsabilmente e nel rispetto reciproco”. “Le sorti dell’Italia non possono dipendere da eventuali ingiunzioni dei mercati finanziari. L’Italia, indipendentemente dai partiti che la dirigeranno in futuro, è un Paese fondatore dell’Ue che ha fornito un enorme contributo all’integrazione europea”. Juncker si dice inoltre “convinto che l’Italia continuerà il suo percorso europeo”.

Poco dopo, nel pieno della polemica, Riegert ha pubblicato su Twitter il virgolettato esatto di Oettinger: “Ciò che temo e che mi aspetto è che le prossime settimane mostrino che gli sviluppi nei mercati, nei titoli e nell’economia italiana assumeranno dimensioni tali da diventare un segnale agli elettori a non votare per i populisti di destra o di sinistra. Ciò ha a che fare con la formazione del governo. Posso solo sperare che questo possa avere un ruolo nella campagna elettorale e mandi un segnale a non dare a populisti di destra o di sinistra alcuna responsabilità nel governo”.

 

Riegert si è quindi scusato su Twitter: “Nel mio primo tweet sull’intervista esclusiva a Oettinger non ho citato correttamente il Commissario. Ecco perché l’ho cancellato. Volevo fornire una sintesi dell’intervista. Mi scuso per la confusione e l’errore”.

 

La stessa Deutsche Welle ha ritenuto opportuno precisare: “Il nostro redattore purtroppo nel suo tweet non ha separato in modo chiaro la propria valutazione dalla citazione. Di questo ci scusiamo. Questo è stato corretto col tweet successivo”, ha fatto sapere il capo della comunicazione dell’emittaente televisiva, Christoph Jumpelt. Lo stesso Oettinger in un primo momento aveva retwittato l’anticipazione di Riegert, che ha realizzato l’intervista, per poi cancellare il tweet e rilanciare le scuse del giornalista. In serata, poi, ha fatto mea culpa: “Non volevo mancare di rispetto e mi scuso”.

 

“Ho il massimo rispetto per gli elettori di sinistra, di destra e di centro, in ogni Paese – si legge in una dichiarazione pubblicata sul sito della Commissione Ue – riferendomi agli attuali sviluppi sui mercati, non volevo mancare di rispetto e mi scuso. In qualità di membro fondatore l’Italia ha giocato e gioca un ruolo importante nel processo di integrazione europea e spero che continui a farlo”.

L’ARTICOLO SUL SITO DI DW – “Abbiamo fiducia nel Presidente italiano, il quale ha richiamato i partner di coalizione del possibile governo ai loro diritti e doveri, che derivano dall’adesione all’Unione Europea e all’Eurozona”, è il virgolettato attribuito a Oettinger nell’articolo della Deutsche Welle. “Allo stesso modo (il commissario, ndr) si è detto fiducioso anche verso il nuovo governo tecnocratico – si legge ancora – Oettinger non condivide il timore che i partiti populisti possano diventare ancora più forti nelle eventuali nuove elezioni e che ciò potrebbe portare all’uscita dall’Italia dall’Eurozona o addirittura dalla stessa Ue. Il Commissario si aspetta piuttosto che i mercati e l’andamento dell’economia italiana possano essere un segnale per gli elettori: non votare i populisti di sinistra o di destra. Già ora, ad esempio, l’andamento dei titoli di stato è negativo”.

“Nell’intervista – si legge ancora nell’articolo – Oettinger si è mostrato allo stesso tempo ottimista sul fatto che l’Italia continuerà a essere un contributore netto, pagando cioè più soldi all’Ue di quanti non gliene tornino indietro. Innanzitutto, molte imprese hanno beneficiato del mercato unico. Inoltre, l’Ue sta fornendo sempre più risorse all’Italia, per esempio per i terremotati o per la gestione delle frontiere“. “Ciò significa – ha detto il commissario – che stiamo adeguando sempre più il nostro bilancio proprio alle esigenze dell’Italia”.

“In generale, il commissario Ue sostiene che l’accettazione dell’Ue da parte della popolazione è in aumento significativo”. “Ciò ha a che fare con Erdogan, con Trump e con la Brexit – ha proseguito Oettinger – la gente sa che si è in grado di agire come Team europeo”. Soprattutto in una “disputa commerciale prevedibile” con gli Stati Uniti, i vantaggi di essere una comunità sarebbero ovvi: “Cosa sarebbe un paese come l’Italia da solo? O come la Germania da sola? Ma come mercato unico europeo, come Unione, abbiamo l’opportunità di reagire a Trump”.

Sebbene i rapporti con il governo del presidente Donald Trump siano tesi, l’America rimane il partner e amico più vicino dell’Europa. Tuttavia, se Trump aumentasse i dazi sui prodotti europei, allora bisognerebbe restare uniti, indipendentemente da quale sia lo stato più colpito: “Se le auto fossero interessate, tutti dovrebbero aiutare. Se il Bordeaux fosse interessato o se i prodotti dall’Italia fossero interessati, gli altri dovrebbero aiutare. Dobbiamo farci vedere come un’Unione, se lasciamo uno solo sotto la pioggia, alla fine saremo tutti svantaggiati “.

Su Twitter Riegert ricostruisce così i contenuti dell’intervista: “I mercati e un outlook negativo (“darkened”) insegnerà agli elettori italiani a non votare per i partiti populisti alle prossime elezioni, mi ha detto il commissario Oettinger nella mia intervista esclusiva a Strasburgo. “Posso solo sperare che questo giocherà un ruolo nella campagna elettorale”.

LUNEDI’ LA MERKEL E IL PARALLELO CON LA GRECIA – Lunedì i commenti dei leader degli altri Paesi Ue alla decisione di Sergio Mattarella di non dare seguito alla formazione del governo Lega-M5s erano stati più cauti, ma la cancelliera tedesca, dopo aver premesso di voler “collaborare con tutti i governi”, aveva ammonito sul fatto che “ci sono anche dei principi nell’eurozona” ed evocato il caso della Grecia, ricordando: “Anche all’epoca, con la Grecia di Tsipras, ci furono problemi, e poi ci siamo accordati“.

(ha collaborato Daniele Fiori)

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