Paolo Savona? Era il perno su cui si costruiva l’alleanza di governo M5s-Lega, interpretava la visione dell’Europa di questi due movimenti politici. Venendo meno questo perno e il dna di questa alleanza, cadeva tutto il costrutto”. Sono le parole di Giancarlo Giorgetti, capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati, nel corso di Bersaglio Mobile, su La7. Il vicesegretario leghista spiega: “Savona non era esponente né della Lega, né del M5s. Non è venuto lui da noi. Siamo stati noi a chiamarlo e la prima cosa che ci ha detto è questa: ‘Se mi avete chiamato per uscire dall’euro, io non sono disponibile. Io sono un trattativista’. La cosa è talmente piaciuta a Salvini e a Di Maio che proprio su Savona e sulla sua visione di Europa hanno costruito la loro alleanza. E’ stato amore politico a prima vista. E io ero il testimone di nozze”. E aggiunge: “Il professor Savona era in Sardegna forse a curare l’orto. L’abbiamo chiamato e, nonostante l’età, in 4 ore si è presentato a Roma. Mattarella voleva me al posto di Savona? Questo lo dite voi giornalisti, io non ho mai parlato con il presidente della Repubblica. Mattarella è un arbitro, le decisioni dell’arbitro si accettano ma penso che Mattarella abbia sbagliato”. Circa l’impeachment annunciato dal M5s nei confronti del capo dello Stato, Giorgetti commenta: “Qualcuno ha reagito d’istinto, ma penso che da qui a qualche giorno le acque si calmeranno. Spero che al più presto la parola passi al popolo perché possa decidere il proprio futuro”

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