Il 26 novembre scorso è morto a 40 anni a Roma il giornalista e scrittore Alessandro Leogrande. Collaboratore per Radio 3 Rai e il Corriere del Mezzogiorno, si occupava di migranti, caporalato e nuove mafie. Ma la sua passione per la scrittura andava anche oltre, con la pubblicazione di reportage narrativi frutto delle sue inchieste. Ora, a quasi un anno dalla scomparsa, il Sindacato scrittori Slc-Cgil (di cui Leogrande faceva parte) ha organizzato per il 31 maggio a Roma una serata in sua memoria.

“Ricordare e ripensare la figura di uno scrittore e reporter che, come pochi, ha legato la sua avventura intellettuale alla narrazione della realtà, con particolare riguardo alla condizione umana nel mondo delle migrazioni, nei nuovi scenari geopolitici, delle tante frontiere invisibili, nel mondo del lavoro, in quello della cultura”. Così si legge nella nota rilasciata dal sindacato per promuovere l’evento. “Alessandro Leogrande ha svolto un enorme lavoro culturale con i suoi libri, sui giornali, nel mondo editoriale, affinché la battaglia culturale incrociasse quella politica. A tutte queste attività si è unito il suo impegno nella Cgil, prima attraverso il rapporto con la Flai e dopo con Slc, per rilanciare e rafforzare al suo interno l’organizzazione sindacale degli scrittori, alla quale teneva molto”.

L’appuntamento è fissato per il 31 maggio alle 17 e si terrà in Sala Conferenze di Palazzo Massimo a Roma. A coordinare la serata Angelo Ferracuti, Scrittore della Sezione nazionale del sindacato, ed Elisabetta Ramat, Responsabile autori. Intervengono, fra gli altri, Luigi Manconi, il saggista Goffredo Fofi e il direttore di Radio 3 Rai Marino Sinibaldi. Nel corso dell’evento verrà annunciato “un sostegno annuale al reportage sociale” che porterà il nome di Alessandro Leogrande. “Un modo concreto”, spiegano gli organizzatori, “per dare continuità al lavoro di ricerca sui temi e le realtà che gli erano cari”.

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