Nel 2007 partecipai come concorrente ad una puntata de I soliti ignoti, trasmissione condotta dal nostro sempre amato Signor (volutamente maiuscolo) Fabrizio Frizzi. Il concorrente doveva individuare chi fossi tra una persona che aveva una gelateria, una boutique di lingerie erotic-chic, una che allevava pulcini e una che presiedeva il club dei cornuti. Ecco, oggi parliamo di corna e di cornuti. Di gelati e di cornetti, la prossima volta.

Visto che il termine mi fa sorridere, ho approfondito cercandone l’origine che (a quanto pare) è unicamente riferita all’uomo. La rivista Focus prova a spiegare: “Molti studiosi hanno cercato di capire dove e quando l’espressione ‘avere le corna’ e l’aggettivo cornuto hanno cominciato ad avere il significato ingiurioso attuale. Secondo alcuni, fu a Costantinopoli al tempo dell’imperatore Andronico Comneno (1120 circa -1185). Si racconta che questi usasse rendere noti i suoi successi amorosi facendo appendere nei luoghi più frequentati della capitale le teste dei cervi da lui uccisi a caccia. Ma è un’ipotesi e la questione è ancora aperta”.

Continuando a cercare, leggo che pare che l’ira del marito tradito, fosse pari a quella del toro. Quando si parla di persona che “ha le corna” subito si pensa a colui – oggi giorno anche colei – che tapino sa, ma che se ne frega. Rispetto a qualche decennio fa, quando si ingaggiavano investigatori privati travestiti da siepe, oggi è più facile scoprire se la nostra metà, tradisca. Anche l’odore, i capelli sparsi sul cappotto o nell’auto e l’eiaculazione stentata sono dettagli da non sottovalutare: l’uomo è più disattento, la donna più furba nell’evitare danni da incontro clandestino.

Secondo un sondaggio del sito Incontri extra-coniugali.com, gli italiani sono i più infedeli d’Europa: da nord a sud, senza distinzione di luogo che sia un borgo di poche abitanti o la capitale, la propensione è questa. Per tradire però bisogna essere danarosi perché il sondaggio identifica liberi professionisti, imprenditori e dirigenti come coloro che sono sul podio della classifica delle scappatelle.

E i motivi del tradimento? La noia, la scarsa attenzione della metà della mela, l’insoddisfazione sessuale. È anche per quest’ultimo che si va on line alla ricerca di emozioni ma attenzione: la Corte d’appello di Bologna ha da poco emesso una sentenza secondo cui chi chatta sui siti di incontri alla ricerca di nuove relazioni, viola l’obbligo alla fedeltà coniugale. Oggi la fedeltà è la vera trasgressione. Non trovate che sia più eccitante resistere alle tentazioni visto che col web sono molte di più rispetto al secolo scorso?

A proposito di vecchi tempi e del mio animo vintage, nel 1969 Alberto Sordi girò il film Amore mio aiutami, in cui la fantastica Monica Vitti, metteva in discussione il menage coniugale rivelando al marito – sempre l’Albertone nazionale – che si era invaghita di un altro. Una storia amara ed un capolavoro cinematografico su cui riflettere.

Tornando alla goliardia e al club dei cornuti vi segnalo che in novembre a Sant’arcangelo di Romagna si svolge la Fiera di San Martino, meglio conosciuta come la Fira di bec. Corna di bue vengono appese sotto l’arco trionfale della centralissima piazza e se oscillano al passaggio del potenziale traditore/traditrice non è buon cosa. È però Ruviano (in provincia di Caserta) ad organizzare da 40 anni una sagra con relativa sfilata di coloro che pensano di essere (o sono) portatori di corna. Qui appunto si trova l’Associazione cornuti ruvianesi. Purtroppo la pagina Facebook è ferma dal 2012 e non si trovano informazioni qualora oggi qualcuno volesse iscriversi.

Anche a Varese c’era la sede di Alce (Associazione liberi cornuti europei) ma il sito non è più in funzione. Peccato, perché i due ideatori volevano fondare il Partito delle corna. Infine, per chi volesse approfondire, segnalo il divertente libro Tavola analitica del cornificio di Charles Fourier ovvero ottanta modi in cui il marito può essere cornuto e raggirato dalle donne.

Se vi capita di essere tradit* valutate con lucidità il da farsi ma se è stata una scappatella, perdonate e prenotate un weekend d’amore a Ruviano.

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