Festival di Cannes 2018

Dogman, la rabbia della madre della vittima del Canaro: “Giancarlo aveva una dignità” e chiede un milione di euro a Matteo Garrone

Il regista ha più volte spiegato che la vicenda nerissima avvenuta alla Magliana è stata soltanto un punto di partenza e quindi non è la ricostruzione del fatto di cronaca di trent’anni fa, ma di esso esprime solo lo spunto per l’ispirazione di un racconto generato interamente nel suo “serbatoio mentale e passionale”. Anche prima di Gomorra

di F. Q.

In concorso a Cannes per la Palma d’oro di Dogman si parla da giorni. L’ultimo film di Matteo Garrone, 10 minuti di applausi sulla Croisette, però non è piaciuto a Vincenzina Carnicella, 77 anni, madre di Giancarlo Ricci ucciso nel 1988 da Pietro De Negri, detto il “Canaro”. Il regista ha più volte spiegato che la vicenda nerissima del Canaro è stata soltanto un punto di partenza e quindi non è la ricostruzione del fatto di cronaca di trent’anni fa, ma di esso esprime solo lo spunto per l’ispirazione di un racconto generato interamente nel suo “serbatoio mentale e passionale”. Anche prima di Gomorra.

La donna aveva già presentato alla procura di Roma una denuncia-querela con la quale si chiedeva il sequestro del film, richiesta poi rigettata. Ora l’avvocato, Maurizio Riccardi, chiede un risarcimento danni al regista.La madre della vittima del Canaro, che gestiva un negozio di tolettatura per cani alla Magliana come il protagonista dell’opera, vorrebbe che dopo trent’anni suo figlio fosse visto “come una vittima, solo come una vittima finita in un brutto giro. Non come un violento criminale che se l’è cercata”. E così ha fatto scrivere dal suo avvocato al quotidiano La Repubblica dopo aver visto il film.

Il legale, riferisce il quotidiano, ha inviato una posta certificata a Matteo Garrone con un’immediata richiesta di danni per un milione di euro. “Anche Giancarlo aveva una dignità – sottolinea la madre secondo quanto riferisce il quotidiano – e i fratelli e i nipoti vogliono riabilitarla. Un film non è un’opera d’arte se massacra anche quello che è rimasto di lui, il ricordo di chi gli voleva bene“.

Il gip di Roma, Roberto Saulino, ha respinto la richiesta di sequestro del film in assenza di un elemento d’urgenza. Per il pm Sergio Colaiocco, titolare del fascicolo, non ci sono gli estremi per procedere al sequestro preventivo della pellicola. Il pubblico ministero, comunque, procederà all’acquisizione di una copia del lungometraggio.

 

Dogman, la rabbia della madre della vittima del Canaro: “Giancarlo aveva una dignità” e chiede un milione di euro a Matteo Garrone
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione