Durissima invettiva del direttore di Libero, Vittorio Feltri, contro il M5s e il suo leader, Luigi Di Maio. Ospite de L’Aria che Tira (La7), il giornalista osserva: “Chi è quel cretino che vuole votare a luglio senza una legge elettorale decente? Quella delle elezioni anticipate è stata una boutade, una minaccia. Non si è voluto un governo di transizione, che era la soluzione ideale, perché c’è la smania di andare al governo, smania di Di Maio e di Salvini. Ora chi rischia di più è Salvini, perché io con Di Maio non farei assolutamente nulla, non berrei neanche un caffè”. E rincara: “Di Maio è un personaggetto. In questo senso, Vincenzo De Luca ha centrato esattamente il problema ed è riuscito a fare un ritratto di Di Maio con una sola parola. Ha avuto oltre il 32% di voti? Anche Hitler e Mussolini ebbero tanti voti. Di Maio ne ha avuti specialmente al Sud, perché ha promesso a una terra abbastanza depressa che avrebbe dato a cani e porci un reddito di cittadinanza. I meridionali non sono cretini” – continua – “e quindi non credono a Di Maio, però lo hanno votato ugualmente. Se Di Maio non darà quei quattrini, è ovvio che il M5S quel voto poi lo perderà. In più, la politica tradizionale ha veramente stancato e nauseato i cittadini, i quali hanno votato il M5S, che gli faceva meno schifo degli altri. Non è che il voto sia frutto di ragionamenti così profondi. E’ anche emotivo. E lo dimostra il fatto che al Sud il M5S ha preso una valanga di voti, mentre qui al Nord non mi sembra che abbia sfondato”

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