Musica

Napoli, il concerto del fenomeno musicale Liberato. In 20mila per vederlo ma l’identità resta un mistero

di Fabio Capasso

L’identità resta ancora un mistero al contrario delle sue canzoni che i circa 20mila fan, chiamati a raccolta sul lungomare di Napoli, conoscono a memoria. E’ Liberato, il fenomeno musicale che impazza sui social network. Le sue canzoni macinano milioni di visualizzazioni in appena un anno dalla pubblicazione del primo brano, intitolato appunto “9 maggio” (la data scelta anche per questa esibizione partenopea). Ad assistere al concerto gratuito annunciato sui social solo una settimana fa non c’erano solo napoletani, ma ragazzi provenienti da mezza Italia.

Qualcuno è rimasto deluso. “Speravo si presentasse stasera, non si vedeva nulla, solo tante luci, fumo e poi aveva la maschera”. Per molti altri invece l’identità non conta. “A me non interessa sapere chi c’è dietro la maschera e la felpa, mi piace il progetto, il prodotto ed è proprio questo alone di mistero la magia di Liberato”. Mistero che gli organizzatori del concerto hanno fatto di tutto affinché restasse tale.

I tre ingressi erano sorvegliatissimi e la parola d’ordine era: ”niente telecamere nell’area a ridosso del palco”. “Lui ha saputo cogliere tutto ciò che in questo momento va di moda nella nostra generazione – dicono alcuni ragazzi in fila – i video sono fatti a regola d’arte, la musica è bella e i testi parlano di noi”. Quando il concerto è iniziato le prime parole pronunciate dal cantante sono state: “Comme cazz’ siete belli!”. Liberato era affiancato da altre due persone, con percussioni elettroniche e synth, vestite e mascherate allo stesso modo. L’esibizione è durata circa un’ora e il trapper dall’identità segreta ha cantato le sei canzoni pubblicate finora. Poi ha intonato “Quann chiove”, in omaggio a Pino Daniele ed è sparito, avvolto nel gioco di luci e fumo del palco, creato ad hoc per tenere ancora nascosto suo il volto alle telecamere e ai suoi fans.

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