“Finché non ci sarà un sistema elettorale e istituzionale diverso, questo Paese non sarà mai governato in modo chiaro. Serve un modello elettorale come quello dei sindaci, come avevamo proposto con l’Italicum”. Così a Dimartedì (La7) il neo-senatore del Pd, Matteo Renzi, che si esprime anche sul suo partito: “Siccome si va in campagna elettorale, il Pd deve smettere di litigare, il che è un’impresa. Stop ai litigi, basta discussioni. C’è una diversità profonda tra i populisti demagoghi, cioè Lega e M5S, e il Pd”. Poi passa all’attacco dei 5 Stelle: “Oggi sono esplosi due autobus a Roma. Il politico che ha fatto più notizia in questi due mesi è stato il presidente della Camera (Roberto Fico, ndr), che il primo giorno, per andare a lavorare, è salito su un autobus con tanto di scorta davanti, dietro, sopra e sotto. E ha dato questa immagine molto qualunquista e demagogica, del tipo: ‘Io vado a lavorare come tutti i cittadini’. E tutti a scattare le foto” – continua – “Magari io perderò voti e non convincerò questo studio, però per me un politico serio non è quello che si fa fare le foto facendo finta di andare a lavorare in autobus. Il politico serio è quello che mette a posto la manutenzione degli autobus, è quello che cambia il parco mezzi, è quello che fa le cose serie per gli italiani, non è quello che fa le pagliacciate, come hanno fatto in questi giorni i qualunquisti 5 Stelle e leghisti”. E puntualizza: “Non ho mai giocato con queste immagini demagogiche quando ero presidente del Consiglio. E’ una considerazione che respingo con forza. Quando facevo il sindaco andavo in bicicletta, ma da presidente del Consiglio andavo con la scorta e con l’aereo di Stato. E mi hanno anche massacrato per questo. Da sindaco di Firenze, il parco mezzi della mia città l’ho cambiato dal primo all’ultimo. Andate a controllare la qualità degli autobus di Firenze e di quelli di Roma. E poi ne parliamo”. L’ex segretario dem menziona la sconfitta al referendum del 4 dicembre 2016: “Io sono andato a casa per fare quella cosa lì, il referendum, l’Italicum ed evitare questa buffonata post-elettorale. Il Rosatellum l’hanno votato tutti tranne i 5 Stelle, ma la mia proposta era l’Italicum. Chi sarà il leader del centrosinistra alle prossime elezioni? Tendenzialmente sarà Gentiloni, specie se si voterà presto. Naturalmente non voglio tirarlo per la giacchetta. Penso che lui lo sappia”. E conclude: “Il Pd si scrolli di dosso la polvere della rassegnazione, si metta in moto e faccia una campagna elettorale. E dovrà farla sulla logica della responsabilità contro questi campioni mondiali delle promesse. Trovo comunque folle e allucinante fare la campagna elettorale ad agosto”

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