“Non esistono governi neutrali. Il Presidente della Repubblica, come succede in tanti altri Paesi d’Europa, avrebbe dovuto semplicemente dare incarico al centrodestra che è arrivato primo, per provare a trovare una maggioranza in Parlamento”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “Ho scelto Cusano”, su Radio Cusano Campus, da Fabio Rampelli, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. Il deputato critica severamente il presidente della Repubblica: “Con un incarico di governo affidato al centrodestra avremmo comunque un governo di minoranza, ma con una maggioranza nettamente superiore a qualsiasi altra soluzione, sia quella M5s-Pd, sia quella relativa al governo tecnico o apparentemente neutrale o apparentemente di servizio. Anche il governo tecnico sarebbe di minoranza, quindi perché quello va bene e il governo di centrodestra no? Il sospetto che questo governo neutrale sia in realtà un Monti-bis è legittimo. Se fosse incaricata una persona completamente esterna” – continua – “sarebbe innanzitutto una mortificazione per la democrazia. Si è appena votato in Italia, è possibile che tra le persone che hanno preso voti non ci siano personalità a cui affidare un incarico di governo, come democrazia impone? Bisogna dare l’incarico a una persona che non ha preso un voto? E allora a che cosa serve andare a votare?”. E aggiunge: “Purtroppo a causa dell’effetto devastante, voluto dal Pd e da Renzi, in assenza del premio di maggioranza, chi è arrivato primo non ha l’autosufficienza, ma comunque il capo dello Stato gli deve conferire l’incarico. Scatta il timore che ci sia un retropensiero, che ci sia un orientamento politico, del resto Mattarella, per quanto possa parlare di neutralità, è espressione del Pd ed è stato voluto da Renzi”. Rampelli poi osserva: “Se le cose dovessero rimanere così, non vedo alternative: sicuramente dovremmo tornare al voto. Sarebbe preferibile farlo con una correzione della legge elettorale, senza immaginare pompose riforme perché non mi pare che ci siano le condizioni per fare una riforma elettorale ampia. E’ sufficiente almeno introdurre il premio di maggioranza, anche se dubito che il Pd sia disponibile da questo punto di vista. Il rischio che dopo le elezioni anticipate ci si possa ritrovare nella fase di stallo che stiamo soffrendo oggi è alto”. E stigmatizza ancora l’operato di Mattarella: “Questo potrebbe fare il Presidente della Repubblica, anziché inventare soluzioni un po’ bislacche. Mi permetto di sottolineare anche tutta la procedura non molto chiara costruita in questi due mesi. Forse Mattarella dovrebbe dire alle forze politiche, con la stessa autorevolezza con cui ieri le ha bacchettate, che va introdotto un premio di maggioranza, perché la Corte Costituzionale non lo ha vietato. Il premio di maggioranza, rispetto al 2013, andava limitato e non eliminato. E questo avrebbe consentito ai cittadini italiani di avere oggi un governo”

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