M5s? C’è qualcuno attorno a Di Maio che non ha interessi pubblici ma privati e che vede nella pubblica amministrazione il più grande patrimonio informativo del Paese. Ed è accecato dall’idea di andare a gestirlo. Chi? La Casaleggio“. Sono le parole del senatore del Pd, Matteo Richetti, durante Faccia a Faccia, su La7. E aggiunge: “Dei 5 Stelle apprezzo la capacità di coinvolgimento anche con strumenti innovativi, piattaforme di discussione, proposte aperte, relazione con le persone e territori, cioè l’idea che le persone possano accedere a una grande discussione che costruisce comunque un’idea. Poi la capacità di raccoglierla o di tradurla in provvedimento è tutta da discutere”. Critica severa sul leader pentastellato, Luigi Di Maio: “Dal ruolo istituzionale è passato a quello di barricadero. Credo che sia una scelta di sopravvivenza, anche molto scomposta. Dicendo continuamente ‘o me o nessuno’ si è eliminato da solo. Ha continuato a sostenere che gli altri pensavano alle poltrone e l’unico che diceva che quella poltrona era sua era proprio Di Maio. L’unico che ha posto il tema ‘o me o il diluvio’ è stato lui”. Il portavoce del Pd, poi, si sofferma sulla lotta ai vitalizi: “Tutte le volte che la politica aggredisce una ingiustizia, uno spreco o un privilegio si ha sicuramente una iniziativa qualificante, anche se, per me, l’abolizione dei vitalizi non regge un programma di governo. Abolire il vitalizio è come raccogliere una cartaccia per terra e buttarla nel cestino. Perché il Pd non l’ha fatto?” – chiosa – “Perché non siamo stati in grado di trovare una maggioranza. Alla Camera sono riuscito a far approvare la mia proposta, ma al Senato non avevamo i numeri, anche per fortissime resistenze nello stesso Pd

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