Un disegno di legge per istituire una commissione parlamentare d’inrizzo e controllo sui fenomeni dell’intolleranza, razzismo e istigazione all’odio sociale. Lo presenterà nei prossimi giorni la senatrice a vita Liliana Segre, reduce dell’Olocausto e sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti. “Si tratta – scrive la senatrice nominata a gennaio dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella – di raccogliere un invito del Consiglio d’Europa a tutti i Paesi membri e il nostro sarebbe il primo a produrre soluzioni e azioni efficaci per contrastare il cosiddetto hate speech“. Un primo passo, lo definisce la Segre, che “affianca la mozione che delibera, anche in questa legislatura, la costituzione di una commissione per la tutela e l’affermazione dei diritti umani“. La mozione ha la prima firma di Emma Bonino e la seconda proprio della Segre.

C’è poi un terzo elemento. “Un terzo anello”, lo definisce la senatrice a vita sottolineando che è “l’argomento che più mi sta a cuore e che coltivo con antica attitudine”. “L’insegnamento in tutte le scuole di ogni ordine e grado della storia del Novecento”. “In una recentissima intervista – prosegue la Segre – la presidentessa dell’Anpi Carla Nespolo ha insistito sullo stesso punto: ‘La storia va insegnata ai ragazzi e alle ragazze perché raramente a scuola si arriva a studiare il Novecento e in particolare la seconda guerra mondiale. Ma soprattutto non si studia che cosa ha significato per interi popoli europei vivere sotto il giogo nazista e riconquistare poi la propria libertà‘”. L’intervista a cui fa riferimento la senatrice Segre è quella pubblicata su questo giornale proprio nel giorno della festa della Liberazione nello speciale sul 25 aprile del fattoquotidiano.it.

Il ddl per la costituzione della commissione di controllo su razzismo e odio sociale è stato annunciato da Liliana Segre in un intervento al Ventotene Europa Festival, in programma dal 9 al 12 maggio sull’isola del manifesto sull’Europa firmato da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, al quale parteciperanno cento studenti tra i 16 e i 18 anni provenienti da Francia, Germania, Italia e altri Paesi dell’Unione Europa, con una missione: scrivere una Dichiarazione contro tutte le discriminazioni, lavorando gomito a gomito nella Scuola di Ventotene. Nel suo appello agli studenti la senatrice Segre invita i ragazzi a riprendere “in mano le carte che ci orientano che sono poche ma buone: in quelle righe sono scolpiti i più alti principi della convivenza civile, spetta a voi battervi perché trovino applicazione”. Le carte “poche ma buone” sono, spiega la senatrice, la Costituzione e la Carta europea dei diritti fondamentali. “Il futuro – aggiunge – dev’essere orientato diversamente nel solco dei diritti inalienabili“.

I giovani che parteciperanno al Festival di Ventotene saranno “stimolati” da economisti, giuristi, giornalisti ed esperti della storia del Manifesto. Sono previsti, tra gli altri, interventi del presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, dell’ex presidente del Consiglio Enrico Letta, dell’alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri Federica Mogherini e appunto della senatrice Liliana Segre. Partecipano studenti dei licei Mamiani e Chateaubriand di Roma, della Scuola per l’Europa di Parma, dei licei D’Azeglio di Torino, Pasteur di Roma, Balzac di Parigi, Tito Lucrezio Caro di Napoli.

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