Un consolidamento delle mafie tradizionali a Roma e nel Lazio, e piazze di spaccio gestite con metodo ormai mafioso dalla criminalità romana. È quanto emerge dal Terzo Rapporto “Mafie nel Lazio” curato dall’Osservatorio per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio e presentato oggi a Roma con Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, Don Luigi Ciotti, Presidente Associazione Libera,  e tra gli altri il questore di Roma Guido Marino e la prefetta Paola Basilone. “Emerge un consolidamento delle mafie tradizionali e l’emersione di Cosa Nostra”, spiega Gianpiero Cioffredi, presidente Osservatorio. Significativo “il trasferimento a Roma di una testa pensante proprio di Cosa Nostra, e la presenza dei famigliari dei fratelli Graviano che abitano a Roma”. Non solo: “Si consolida l’attività dei clan autoctoni: Fasciani, Spada, Casamonica”. E aumentano “le piazze di spaccio, gestite h24 sul modello Scampia dalla criminalità romana che sta diventando luogo di assunzione del metodo mafioso”. “Abbiamo scelto di coordinare le forze dell’ordine per dare un quadro esaustivo della verità”, dice il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Quella di una presenza mafiosa massiccia. Stavolta a farlo è lo Stato. Noi non deleghiamo ad altri la lotta alla mafia.”

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Mafie nel Lazio, Don Ciotti: “Inutile gridare se poi le leggi sono compromessi. Grande responsabilità di politica e amministratori”

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