Se dal Molise si aspettava un segno per il governo, quello è arrivato per il centrodestra. Il candidato di Forza Italia Donato Toma ha battuto l’avversario del M5s Andrea Greco con quasi sette punti percentuali di distacco. Le elezioni regionali del Molise consegnano una fotografia di un Paese in cui innanzitutto gli italiani disertano le urne. In questo contesto, Fi regge e si posiziona davanti al Carroccio (prendono rispettivamente il 9 e l’8 per cento), con i 5 stelle che pur essendo di gran lunga primo partito non riescono nell’impresa di portare a casa la poltrona di governatore. Il Partito democratico? Nemmeno sfonda il muro del 10 per cento. Tanto è bastato per rilanciare le aspirazioni nazionali della coalizione di centrodestra: “Siamo uniti e nessuno ci può spaccare”, ha commentato Toma a caldo con l’agenzia Adnkronos. Un messaggio condiviso dai leader nazionali: “Non siamo un artifizio elettorale“, ha detto la capogruppo FI alla Camera Mariastella Gelmini. Successivamente è arrivato anche il commento di Silvio Berlusconi, che non ha perso occasione per attaccare il Movimento 5 Stelle: “Dal Molise esce battuto e fortemente ridimensionato il dilettantismo dei 5 Stelle rispetto al voto di protesta espresso dagli elettori alle politiche. I grillini si dimostrano del tutto non credibili per una funzione di governo” ha detto il leader di Forza Italia, secondo cui “la nostra coalizione cresce in modo importante e in Molise come a livello nazionale è senza dubbio la prima area politica”. Dal punto di vista interno, secondo l’ex Cavaliere “all’interno del centrodestra Forza Italia non soltanto si conferma la prima lista, ma, considerando l’apporto delle liste delle liste civiche i cui protagonisti sono totalmente riconducibili a noi, è in forte crescita rispetto al dato delle recenti elezioni nazionali“. Gli alleati, invece, puntano sull’unità della coalizione. “Il Colle tenta conto del risultato”, ha detto la presidente di Fdi Giorgia Meloni. Il leader del Carroccio Matteo Salvini, già impegnato in Friuli per la campagna elettorale, ha evitato di commentare direttamente il risultato. Ma ha chiesto piuttosto ai 5 stelle “di scendere dal piedistallo”: “Centrodestra e M5s governino insieme, ma guida ai primi”.

“Non ha vinto il centrodestra ma il centrodestra coalizzato con una miriade di liste come Orgoglio Molise, Popolari per l’Italia, Unione di Centro, Iorio per il Molise, Movimento nazionale per la sovranità, Il Popolo della Famiglia hanno evidenziato i capigruppo M5s di Camera e Senato Giulia Grillo e Danilo Toninelli, secondo cui “il cosiddetto centrodestra, alle elezioni del Molise che per sua natura non si possono neanche comparare con elezioni politiche, ha ottenuto circa il 22% dei voti. E sia Fi che la Lega non hanno superato il 10%”. Ciò non toglie, però, che per il Movimento 5 Stelle la conferma di essere il primo partito non può bastare. Il sogno era di riuscire a portare a casa la prima vittoria alla poltrona più alta della Regione. Un risultato che, alla luce delle trattative per la formazione di un esecutivo, avrebbero potuto favorire anche le mediazioni agli occhi del Quirinale. In Molise alle scorse politiche, poco più di un mese e mezzo fa, i 5 stelle avevano sfondato il 44 per cento. La battuta di arresto non potrà che influenzare notevolmente i prossimi schemi politici.

Toma, quindi, è ufficialmente il nuovo governatore del Molise. In base ai dati pubblicati sul sito della Regione, il candidato del centrodestra è al 43,46% dei voti, seguito dall’esponente del Movimento 5 stelle Andrea Greco al 38,50%. Più distante il candidato di centrosinistra Carlo Veneziale, al 17,1%, mentre il candidato di Casapound Italia Agostino Di Giacomo è allo 0,42%. Erano chiamati alle urne 331 mila elettori, di cui 78.025 residenti all’estero. L’affluenza definitiva al voto è stata del 52,17%. A Campobasso ha votato il 62,69%, a Isernia il 59,67%. Nel complesso i votanti sono stati 173mila contro i 182mila delle scorse politiche.

Centrodestra esulta, Meloni: “Indicazione chiara per il Colle”
La vittoria di Toma è un segnale anche per gli equilibri interni del centrodestra. La coalizione, sfibrata da liti interne e infinite discussioni, ottiene un risultato che può dare una mano in vista dell’ottenimento di un incarico nazionale. Esulta la capogruppo alla Camera di Forza Italia Mariastella Gelmini: “La bellissima vittoria in Molise rappresenta l’ennesima dimostrazione dell’ottimo stato di salute della coalizione di centrodestra. Altro che artifizio elettorale, caro Di Maio, la nostra area politica è forte, competitiva, credibile, e ancora una volta è stata premiata dai cittadini nelle urne. Grazie al presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che con grande entusiasmo, con la sua presenza e con il suo carisma, ha dato il colpo d’ala decisivo per la volata finale”. Quindi ha detto: “E’ un segnale positivo per il Molise ma anche a livello nazionale. Il centrodestra unito si conferma prima forza politica del Paese, l’unica attraverso la quale potrà nascere il futuro governo, siamo pronti ad andare a Palazzo Chigi. Altre impervie strade tradirebbero il mandato degli elettori. Il voto di ieri è un nuovo fondamentale tassello per risolvere il puzzle dell’esecutivo, e i cittadini molisani hanno confermato quanto emerso dopo il 4 marzo”.

Un messaggio di compattezza della coalizione condiviso da tutte le forze: “La schiacciante vittoria del centrodestra in Molise”, ha scritto Giorgia Meloni su Facebook, “con il fondamentale contributo di Fdi, unico partito che cresce rispetto alle politiche, è un’altra indicazione chiara per il presidente Mattarella: gli italiani vogliono un governo guidato dal centrodestra e con un programma di centrodestra. Complimenti e buon lavoro al neo governatore Donato Toma! Ora a testa bassa per strappare anche il Friuli Venezia Giulia alla sinistra”.

Delusione M5s, ma Greco: “Risultato storico”
Amarezza per i 5 stelle, che alle elezioni politiche di poco più di un mese fa in Molise avevano preso il 44,8 per cento. Oggi però rivendicano la posizione di primo partito. “E’ un risultato storico a livello regionale”, ha detto il grillino Andrea Greco intervistato da Agorà su Rai3. “Forse il Movimento 5 stelle non aveva mai fatto così bene in un’elezione regionale. Siamo passati da due consiglieri a sei, sei persone che si batteranno per difendere le idee del Movimento e soprattutto per rendere onore ai cittadini che ci hanno votato. Io parlerei di risultato storico, non di fallimento”.

Pd all’8 per cento, Rosato: “Bruttissimo risultato ma ce lo aspettavamo”
I democratici incassano l’ennesimo risultato deludente fermandosi poco oltre l’8 per cento delle preferenze. “E’ un bruttissimo risultato”, ha commentato il vicepresidente Pd della Camera Ettore Rosato, a “6 su Radio 1”, “un risultato che ci aspettavamo quello molto negativo che sta arrivando in Molise; andrà meglio in Friuli Venezia Giulia per il Pd”. E nel merito delle trattative per il governo ha commentato: “C’è una trattativa in atto tra Lega e M5s, mi sembra tutto tranne che tramontata. Per noi non si può iniziare una discussione di merito se c’è una trattativa aperta tra Lega e Cinque Stelle. Decidano se questo fidanzamento che dura da 60 giorni porti a un matrimonio oppure no”.

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