Verne Troyer, l’attore statunitense noto per il suo ruolo di Mini-Me nella serie Austin Powers è morto ieri a Los Angeles. Aveva 49 anni. Alto solo 81 centimetri, Troyer era affetto da nanismo e sul grande schermo si era fatto conoscere come il perfido clone del cattivissimo Dottor Male, prima in ‘Austin Powers: La spia che ci provava e poi nel sequel del 2002, ‘Austin Powers in Golmember’.

La notizia della morte è stata annunciata sul suo profilo Facebook. “E’ con grande tristezza e con il cuore pesante che scriviamo che oggi Verne è morto” si legge nel post. L’attore viene ricordato come “una persona estremamente premurosa” che “voleva sempre far sorridere le persone, renderle felici”. “Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di aiutare chiunque avesse bisogno – prosegue il post – Con la sua determinazione e il suo atteggiamento ha ispirato la gente in tutto il mondo. Sui set cinematografici o televisivi, negli spot pubblicitari, in ogni sua apparizione, nei video su YouTube: era sempre lì per mostrare a tutti quello che sapeva fare. Verne era anche un combattente. Per anni ha lottato e vinto, ha lottato e vinto, ha lottato e combattuto ancora un po’, ma sfortunatamente stavolta è stato troppo per lui”.

Secondo la rivista People, l’attore sarebbe stato ricoverato per avvelenamento da alcol. Già in passato Troyer era finito in ospedale per la sua dipendenza dall’alcol.  “Depressione e suicidio sono problemi molto seri – conclude il post – Non sai mai che tipo di battaglia sta combattendo una persona. Siate gentili l’uno con l’altro. E sappiate sempre che non è mai troppo tardi per chiedere aiuto”. L’attore Mike Myers, co-protagonista nella serie di ‘Austin Powers’, ha ricordato il collega come “un professionista, un faro di positività per tutti quelli che hanno avuto l’onore di lavorare con lui”.  “Oggi è una giornata triste – ha detto Myers all’Hollywood Reporter – ma spero che si trovi in un posto migliore”. Anche il regista della serie, Jay Roach, ha elogiato il lavoro di Troyer: “Verne era un ragazzo straordinario – ha detto – un vero maestro della recitazione comica, il sogno di ogni regista. Mi sento fortunato per averlo conosciuto e aver lavorato con lui“.

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