“Se siamo disposti a cedere su Di Maio premier? Lo hanno premiato gli elettori, il M5s ha indicato in Luigi Di Maio la persona che potesse svolgere al meglio questo ruolo, quando sarà il momento si ragionerà“. Così il senatore pentastellato Nicola Morra, che, nel giorno delle consultazioni a Palazzo Giustiniani dalla Casellati, non ha chiuso del tutto all’ipotesi di un passo indietro del capo politico M5s, per dare il via al governo.
Se il leader M5s avevo chiarito come il M5s fosse “disposto a considerare non ostile il sostegno di Forza Italia”, ma rifiutando il “tavolo con 4 partiti”, Nicola Morra ha anche rivendicato: “La nostra posizione non cambia, abbiamo rimarcato che per noi ci sono limiti invalicabili. Il contratto noi lo firmiamo, e con tanta, tanta, cautela, con chi è stato riconosciuto il 4 marzo dagli elettori come capace di attivare il cambiamento. Lo abbiamo proposto alla Lega. E per quanto abbia subito un’emorragia di consensi, al Pd, che resta la seconda forza elettorale del Paese. Gli si chiede però di riconoscere la validità della nostra proposta, fermo restando che un contratto si offre a soggetti di cui si ha poca stima, perché in passato non sono sempre stati coerenti”, ha aggiunto.
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