Non fatevi ingannare dal nome: il nuovo marchio Automobili Pininfarina, con la Pininfarina originale non c’entra nulla, o quasi. Il brand, infatti, è indipendente dalla celebre ed omonima firma del design italiano. Anche se, inevitabilmente, si avvarrà dei suoi servizi di ingegneria.

La nuova marca nasce grazie alla sinergia con l’indiana Mahindra – che controlla la stessa Pininfarina – e punta a mettere sul mercato, entro il 2020 (perfettamente in tempo per i 90 anni di Pininfarina) una hypercar elettrica da 2 milioni di euro, in grado di superare i 400 all’ora, toccare i 300 da fermo in meno di 12 secondi e capace di un’autonomia di 500 km.

Lo stile dell’auto sarà curato nel polo italiano della compagnia, dalla matita di Luca Borgono (che ha lavorato in Lamborghini e Pininfarina), ma il suo centro amministrativo sarà a Monaco di Baviera, in Germania. Tedesco anche l’amministratore delegato, Michael Perschke, ex Audi, Mercedes e VW.

Non ci sono dettagli sul sito produttivo, ma non è escluso che possa essere ubicato in Italia. Si parlava di Mahindra poche righe sopra: la multinazionale di Mumbai parteciperà al progetto finanziariamente e fornendo il know-how tecnico sul sistema di propulsione elettrico, sfruttando anche l’esperienza maturata in Formula E dalla sua divisione Racing.

Articolo Precedente

Cina, niente più limiti ai capitali stranieri nelle joint venture dell’auto

next
Articolo Successivo

Consulta, non c’è l’accordo in Parlamento: fumata nera sul nuovo componente laico. Corte da un anno con un giudice in meno

next