Il Festival di Cannes (8-19 maggio) rende omaggio a Jean-Luc Godard e dedica il poster ufficiale della sua 71° edizione a Il bandito delle 11 (1965).


A campeggiare al centro della locandina della kermesse francese è infatti l’iconico bacio tra Jean-Paul Belmondo e Anna Karina, magnifico scatto di scena realizzato dal fotografo Georges Pierre e reinterpretato in chiave pop per l’occasione  dalla graphic designer Flore Maquin. La presentazione del programma della rassegna diretta da Thierry Fremaux e presieduta da Cate Blanchett è invece prevista per domani a Parigi.

Ispirato alla storia vera del bandito Pierre Carrot – da cui il titolo originale francese Pierrot le fue Il bandito delle 11 si offre come una summa del Cinema del primo Godard, non ancora influenzato dalle esperienze sessantottine. Indossando i panni dell’opera romantica, il lungometraggio riprende il tema della fuga già esplorato dall’autore francese nel folgorante esordio di Fino all’ultimo respiro (1960), assumendolo però a spunto per una più profonda analisi della società borghese e delle sue storture, della vita di coppia e dell’incomunicabilità dei sentimenti. Attraverso uno spregiudicato sperimentalismo – segnalato da un uso del colore del tutto inedito e da una narrazione fortemente destrutturata – i 110 minuti del film scorrono in un crescendo rossiniano estinto solo dal più memorabile (e inevitabile) degli epiloghi cinematografici: salito in cima a una collina, Belmondo si tinge il viso di blu e, indossata una collana di candelotti di dinamite rossi e gialli, si fa saltare. Non prima di un ultimo, inutile attimo di ripensamento.

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