Attacco frontale dello scrittore Giampiero Mughini al M5S, alla “retorica di sinistra”, al reddito di cittadinanza, a chi vuole abolire la legge Fornero. Ospite de L’Aria che Tira (La7), l’opinionista presenta il suo ultimo libro, “Che profumo quei libri”, e si esprime sulle consultazioni, criticando in primis Luigi Di Maio e il reddito di cittadinanza proposto dal M5S: “C’è quello che dice: ‘Io premier’. Ma neppure De Gasperi e Moro dicevano una cosa del genere. Io sono d’accordo con Berlusconi: non è possibile che una politica di governo debba essere tutta incentrata su quelli che sono rimasti alla coda della gara per la vita. Diavolo, esistono le forze vive dell’economia, della vita, della società che vanno comunque premiate, anche perché queste forze vive danno il 49% al welfare”. E aggiunge: “Oggi c’è più lavoro per tutti, lo sento e lo chiedo a tutti, dai tassisti ai camerieri. Dare invece del denaro per il fatto che respiri non lo capisco”. Poi ribadisce la sua simpatia per Berlusconi, che ha votato una volta: “Lui ha creato un impero, a differenza di Di Maio. Io non conosco il curriculum di Di Maio. So quello che faceva 4 o 5 anni fa, per carità, vendeva bottiglie… ma proprio per questo deve avere la misura della sua levatura. Mussolini fu un giovane capo del governo, ma aveva un curriculum che faceva paura. Era stato il giornalista di punta del socialismo furibondo. Renzi?” – continua – “E’ stato un leader giovane molto promettente in cui tutti abbiamo creduto. Usciva da quella coltre di retorica della sinistra ai miei occhi insopportabile. Ora fa il senatore. Poveraccio, deve pur vivere. Viveva con lo stipendio di un capo del governo, che in Italia equivale a quello di un benzinaio. Ma poi anche questo pauperismo è una stupidaggine. Il sistema pensionistico? E’ stato salvato dalla legge Fornero. Qui si presentano a fare governanti persone che vogliono abbattere la legge Fornero. Sarebbe un bombardamento sulla società italiana”

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