Sarà costruita nel Lazio, a Frascati (Roma), la macchina sperimentale da 500 milioni di euro Divertor Test Tokamak (DTT). Farà parte del Centro di eccellenza internazionale per la ricerca sulla fusione nucleare e dovrà fornire risposte sulla fattibilità scientifica e tecnologica della produzione di energia dalla fusione. Lo rende noto l’Enea, il cui Consiglio di Amministrazione ha approvato la relazione conclusiva con la graduatoria finale delle nove località candidate ad ospitare la macchina.

Erano nove le regioni che si erano candidate a ospitare la macchina: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, con un sito in tandem con la Toscana, Lazio, Liguria (con due siti), Piemonte, Puglia e Veneto. Per la scelta è stato necessario valutare come requisiti l’estensione dell’area, la compatibilità con il piano regolatore urbanistico, le certificazioni ambientali, la presenza di infrastrutture e aree industriali ed eventuali sinergie. Per il DTT sono previsti investimenti pubblici e privati per 500 milioni di euro e l’impiego di oltre 1.500 persone altamente specializzate con ricadute scientifiche, tecnologiche ed occupazionali, oltre al coinvolgimento di istituzioni di
ricerca, università e imprese.

Al progetto contribuirà EUROfusion, il consorzio europeo cui è affidata la gestione delle attività di ricerca sulla fusione nucleare, che ha previsto un finanziamento da 60 milioni di euro. Ai fondi di EUROfusion si aggiungeranno altre risorse a livello nazionale, tra cui i 40 milioni di euro messi a disposizione dal ministero dell’Istruzione, con delibera Cipe del 3 agosto scorso, e gli altri 40 impegnati dal Ministero dello Sviluppo economico a partire dal 2019, per un contributo da erogare nei 4 anni successivi.

Nella foto Federico Testa presidente dell’Enea

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