Col ritmo lentissimo dei protocolli del Quirinale il primo giorno di consultazioni passa e cristallizza la situazione, in attesa che il quadro diventi quadro anche a livello ufficiale con la seconda giornata quando – tra le 10 e le 16,30 – il presidente della Repubblica Sergio Mattarella riceverà il Pd, Forza Italia, la Lega e il M5s. Nel frattempo gli unici puntelli di un certo peso sono quelli della presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e del leader di Liberi e Uguali Piero Grasso. Quest’ultimo conferma quello che la lista di sinistra, che conta una manciata di parlamentari, dice fin dal giorno successivo alle elezioni, cioè che è disposta ad aprire un dialogo con tutte le “forze riformiste e progressiste” e qui dentro evidentemente inserisce anche i Cinquestelle.

La Meloni, invece, precisa che la strada maestra dev’essere un governo guidato da un esponente di centrodestra e che non può esistere un esecutivo senza il centrodestra unito, sottolineando come sia normale che “una forza che è arrivata seconda punti a dividere chi è arrivato primo“, riferendosi rispettivamente ai Cinquestelle e alla coalizione Forza Italia-Lega-Fratelli d’Italia. “Confido che non si cada nella trappola” aggiunge col pensiero rivolto evidentemente a Salvini. La leader di Fdi a Mattarella ha indicato proprio il segretario leghista come presidente da incaricare  – il commento di Salvini arriva in serata: “Un incarico esplorativo oggi è inutile perché non ci sono i numeri, quindi io posso solo prendere atto che oggi non ci sono i numeri” – e per questo lascia anche aperta l’ipotesi a un governo di minoranza. La Meloni ribadisce il no a “governicchi” per una riforma elettorale e, anzi, annuncia che il suo gruppo parlamentare ha già depositato alla Camera una proposta di legge di una riga per inserire un premio di maggioranza al Rosatellum in modo da sbloccare la situazione se si andasse a nuove elezioni.

La giornata di consultazioni al Quirinale è iniziata con i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati (con brevi incontri di 15 e 40 minuti) e con il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. A seguire i gruppi misti (folti ed eterogenei, da Liberi e Uguali a Noi con l’Italia e PiùEuropa) e quelli per le Autonomie. Tutti, con le relative differenze, hanno espresso la disponibilità a chiudere il prima possibile l’operazione per la formazione di un governo.

CRONACA ORA PER ORA

19.18 – Meloni: “Si può parlare anche di un governo di minoranza”
“Si può parlare anche di governo di minoranza”, ma per dar vita ad un esecutivo di centrodestra “i numeri sono molto meno lontani e molto meno impossibili” di quanto si creda. Lo ha affermato Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, al termine delle consultazioni al Quirinale.

19.14 – Meloni: “In caso di secondo giro consultazioni, centrodestra unito”
Nel caso in cui le consultazioni al Quirinale, questa settimana, non fossero risolutive, in un eventuale secondo giro il centrodestra dovrebbe salire compatto, in un’unica delegazione che comprenda Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Lo ha detto Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, al termine delle consultazioni con il capo dello Stato, Sergio Mattarella.

19.11 – Meloni: “Presentata proposta per premio maggioranza nel Rosatellum”
“Stamattina abbiamo presentato una pdl alla Camera per modificare la legge elettorale inserendo il premio di maggioranza al 40 per cento o al 37 indipendentemente alla coalizione o alla lista. Abbiamo anche scritto a Fico una lettera chiedendo che la proposta sia inserita tra i provvedimenti che deve esaminare la Commissione speciale in modo che se si tornasse alle urne gli italiani sappiano chi lo governa. L’ho detto stamattina sia a Berlusconi che a Salvini, ma è una proposta di Fdi su cui spero ci sia convergenza”. Lo afferma Giorgia Meloni leader Fdi al termine delle consultazioni al Quirinale.

19.08 – Meloni: “Indisponibile a governo senza centrodestra unito”
“Io ho detto che una delle condizioni è che il centrodestra resti unito, non sono disponibile a fare governi diversi”. Lo afferma la leader di Fdi Giorgia Meloni rispondendo a chi gli chiede se Fdi sia disponibile a sostenere Salvini anche se dovesse rompere con Berlusconi. A chi gli domanda se a suo giudizio si farà un governo, Meloni risponde: “Sì”.

19.06 – Meloni: “Confido che Salvini non cada in trappola M5s”
“Noi non siamo disponibili a parlare di altro che di un governo a trazione centrodestra, a guida centrodestra secondo le regole che ci siamo dati, con l’incarico a Matteo Salvini”. Lo ha detto al termine delle consultazioni la presidente di Fdi Giorgia Meloni. “Noi non siamo neanche disponibili a un governo che non tenga compatto il centrodestra. Non accettiamo veti. E’ normale che chi è arrivato secondo cerchi di dividere chi è arrivato primo, ma confido che non si cada nella trappola”.

19.05 – Meloni: “No a governicchi per riforma elettorale”
“Fdi è disponibile alla costruzione di una maggioranza con chi vorrà a guida centrodestra. Lo abbiamo detto a Mattarella dicendogli anche che non siamo disposti a sostenere un governicchio che nasca e duri con la scusa della legge elettorale, piuttosto che un altro governo Gentiloni noi preferiamo tornare alle urne”. Lo afferma Giorgia Meloni, leader di Fdi.

19.04 – Meloni: “Abbiamo indicato Salvini come presidente da incaricare”
“Abbiamo chiesto l’incarico per Matteo Salvini, crediamo che sia giusto che sia lui a tentare di trovare una maggioranza. Se non ci riuscisse spetterebbe a Salvini trovare una personalità diversa. Ma ora noi siamo leali a quanto abbiamo detto agli Italiani”. Lo ha detto al termine delle Consultazioni al Quirinale la presidente di Fdi Giorgia Meloni.

19.01 – Meloni: “Incarico a centrodestra per rispetto della volontà popolare”
“Abbiamo ribadito al presidente della Repubblica che Fdi farà del suo meglio per dare all’Italia un governo in tempi rapidi. Quasi il 40% degli italiani ha scelto di dare la sua fiducia al centrodestra se si vuole rispettare la volontà popolare non si può che partire da noi e che il compito spetti al centrodestra”. Lo afferma Giorgia Meloni, leader di Fdi al termine delle consultazioni al Quirinale.

19.00 – Meloni: “Contratto lo propone chi arriva primo, non secondo”
Le proposte di un “contratto” le deve fare chi è arrivato primo e non chi è arrivato secondo. Così Giorgia Meloni riferendosi al M5s e a Luigi Di Maio.

18.59 – Meloni: “Governo di centrodestra e con coalizione unita”
Un governo guidato da un esponente del centrodestra e un governo che tenga insieme la coalizione. Sono le due condizioni fissate dalla presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni al termine delle consultazioni del gruppo del centrodestra con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

18.25 – Meloni al Quirinale a piedi: “Volevo venire in bus ma la Raggi li ha tagliati”
La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni è arrivata a piedi al Quirinale per le consultazioni. Dopo aver salito la scalinata laterale insieme al capogruppo alla Camera Fabio Rampelli, ha scherzato con i cronisti: “Volevo venire in autobus ma la Raggi ha tagliato le corse e non passano”. Il suo colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiude la prima giornata di consultazioni.

18.13 – Lorenzin: “Sostegno a maggioranze? Prematuro”
La leader di Civica Popolare Beatrice Lorenzin esclude per ora l’ipotesi di un’alleanza con il Movimento 5 stelle o con il centrodestra. “Personalmente siamo all’opposizione – ha detto al termine delle consultazioni al Quirinale – e ora siamo in una fase iniziale di dibattito, credo sia prematuro parlare di questi aspetti ora”.

18.06 – Epifani (Leu/misto): “Disponibile a governo M5s con nostri temi”
Leu è “disponibile” a sostenere un governo con M5s se la coalizione che verrà costruita partirà dai temi cari a Liberi e Uguali. Lo ha detto al termine delle Consultazioni al Quirinale Guglielmo Epifani, capo della componente di Leu nel Gruppo Misto della Camera.

17.59 – Lupi: “Nessuno può porre veti”
“Il compito è trovare una maggioranza per formare un governo ma senza veti, non ci piacciono i veti posti finora”. Lo ha detto Maurizio Lupi al termine delle consultazioni, uscendo dall’incontro con Mattarella. “Nessuno può porre veti – ha precisato l’ex ministro, eletto con Noi con l’Italia e iscritto al Misto – perché nessuno ha la maggioranza”. Epifani, eletto con Liberi e Uguali ma ugualmente iscritto al Misto, dietro di lui ha annuito su questo concetto.

17.56 – Fornaro (Misto/Leu): “Diversità tra noi, ma tutti responsabili”
“Pur nella diversità delle posizioni politiche i deputati del Gruppo Misto della Camera hanno offerto al presidente Mattarella la massima collaborazione per la soluzione a una crisi difficile e complessa. Essendo la nostra una democrazia parlamentare il Parlamento è il luogo dove cercare la soluzione alla crisi”. Lo ha detto al termine delle consultazioni al Quirinale Federico Fornaro, Presidente del Gruppo Misto della Camera.

17.55 – Gruppo misto “frittata”. Lucci: “Ma Mattarella c’ha già tanta confusione…”
Al Quirinale si è concluso anche l’incontro tra il presidente della Repubblica e il gruppo misto della Camera. La delegazione era composita ed eterogenea perché sono stati rappresentati eletti di vari partiti: Federico Fornaro (capogruppo del Misto) con Guglielmo Epifani rappresentavano Liberi e Uguali, Maurizio Lupi c’era per Noi con l’Italia, Beatrice Lorenzin per Civica Popolare, Manfred Schullian per la Svp e Alessandro Fusacchia per PiùEuropa. Da qui la domanda di Enrico Lucci, di Nemo (Rai2): “Scusate, voi avete una posizione diversa per ciascuno giusto? Il presidente Mattarella ha già tanti problemi, voi gli avete incasinato le cose”. Fornaro ha sorriso ed ha prontamente replicato: “Sono stati offerti diversi punti di vista, che sono stati apprezzati”. All’insistenza di Lucci (“ma lo avete incasinato peggio”), Fornaro ha ribattuto sempre sorridendo: “Non siamo noi l’origine dei suoi problemi”.

17.41 – Il programma di domani, dal Pd al M5s
Domani il presidente della Repubblica riceverà nell’ordine il Pd, alle 10, rappresentato dal reggente Maurizio Martina, dal presidente Matteo Orfini e dai capigruppo Graziano Delrio e Andrea Marcucci; Forza Italia, alle 11, rappresentata dal presidente Silvio Berlusconi e dai capigruppo Anna Maria Bernini e Mariastella Gelmini; la Lega, alle 12, rappresentata dal segretario Matteo Salvini e dai capigruppo Giancarlo Giorgetti e Gianmarco Centinaio; il M5s, alle 16,30, rappresentato dal capo politico Luigi Di Maio e dai capigruppo Giulia Grillo e Danilo Toninelli.

17.31 – Nencini (Psi): “Chi ha vinto, deve governare”
“Chi ha vinto le elezioni, e sono stati due, si deve assumere la responsabilità di presentare una proposta di governo. Noi ascolteremo ma le elezioni hanno avuto un esito e ci hanno collocato al posto che ci spetta, all’opposizione”. Lo ha detto al termine delle COnsultazioni al Quirinale Riccardo Nencini, vicepresidente del Gruppo Misto e capo della componente Psi-Mae-Usei. Nencini ha poi riferito di aver sollevato davanti al Presidente Mattarella una seconda questione, riguardante l’esclusione delle opposizioni dagli organi di controllo interno al Senato e alla Camera, atti da lui definiti “di un certo antiparlamentarismo” e che costituiscono “la rottura di una consuetudine”. “Spero si tratti di un incidente e non di un modus di operare” ha concluso Nencini.

17.25 – Grasso: “Ora dialogo con tutte le forze riformiste”
Grasso ha poi espresso “l’auspicio che si possa aprire dialogo con tutte le forze riformiste e progressiste”. Alla domanda su cosa intenda con le forze riformiste e progressiste, Grasso ha precisato: “Mi pare che avendo escluso un dialogo con con il centrodestra, quelle che rimangono sono quelle progressiste”. Alla domanda se quindi LeU sia disponibile ad appoggiare un governo di M5s, ha replicato: “Il problema non è con le forze, ma sui temi. I temi prioritari di Leu devono essere oggetto di unpreciso programma di governo. Noi siamo disposti a collaborare indipendentemente dalla partecipazione al governo”.

17.21 – Grasso (Leu): “Sostegno a M5s se affronta nostri temi”
“A nome dei deputati e dei senatori di Leu ho espresso la disponibilità, con senso di responsabilità, a aprire un dialogo con forze che in via prioritaria abbiano nei programmi temi per noi essenziali”, come un piano di investimenti, i diritti dei lavoratori, il rafforzamento del welfare e del Sistema sanitario nazionale, il diritto allo studio e all’ambiente”. Lo ha detto Pietro Grasso al termine delle Consultazioni,escludendo un dialogo con il centrodestra e aprendo a Ms5 se affronta temi che stanno a cuore di LeU. 

17.19 – Bonino (+Europa): “Chi ha vinto, governi”
“Chi ha vinto le elezioni adesso si assuma l’onore di governare il Paese magari sfumando, me lo auguro per il Paese, alcune posizioni non sostenibili assunte in campagna elettorale. Noi abbiamo perso le elezioni, la vicenda è chiusa”. E’ la posizione di Emma Bonino, leader di +Europa, espressa al termine delle consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella insieme al resto del gruppo del Misto del Senato. 

17.11 – De Petris (Leu-Misto): “Posizioni dverse, ma da tutti senso di responsabilità”
“Abbiamo rappresentato posizioni diverse ma abbiamo confermato tutti il nostro senso di responsabilità”. Così il capogruppo del Misto in Senato, Loredana De Petris (eletta con Leu), al termine delle consultazioni al Quirinale con il capo dello Stato, Sergio Mattarella.

17.02 – Forza Italia: “No a chi pone veti”
“Il presidente Berlusconi e Forza Italia dopo la vittoria della coalizione del centrodestra alle elezioni politiche ribadiscono con forza l’unità della coalizione e l’indisponibilità a qualunque forma di dialogo o ipotesi di governo con chi pone veti inaccettabili in una democrazia”. E’ quanto scritto in una nota al termine del vertice di Forza Italia a Palazzo Grazioli.

16.33 – Gruppo misto del Senato al Quirinale
La delegazione del Gruppo Misto del Senato è arrivata al Quirinale, guidata da Loredana De Petris di Leu. Pochi minuti prima era arrivato anche il senatore socialista Riccardo Nencini, che è vicepresidente del gruppo.

16.32 – Laniece (Autonomie): “No a voto anticipato”
Anche Laniece (Union Valdotaine) ha detto che “al presidente Mattarella abbiamo sottolineato la necessità di formare un governo, che elezioni anticipate sarebbero penalizzanti per il Paese. Da parte nostra – ha aggiunto – la tutela delle minoranze e l’Europa sarebbero le condizioni per dialogare con il presidente del Consiglio incaricato”.

16.31 – Autonomie Senato: “Fiducia? Solo a chi ha nostri valori”
Alla domanda se il gruppo delle autonomie sia disposto ad appoggiare un governo, Unterberger ha replicato: “Noi siamo in otto e il nostro sostegno sarebbe relativo, ma siamo disponibili a sostenere un governo che condivide i nostri valori, che abbia valori compatibili con i nostri, i primi dei quali sono i valori europei e la tutela delle minoranze linguistiche”. Steger ha sottolineato anche l’aspetto della “compatibilità dei conti”; “chi formerà il governo – ha aggiunto l’esponente della Svp – capirà che non si possono fare miracoli e che per l’amore a questo Paese, all’Italia, è bene che sia stabilizzato”.

16.29 – Autonomie Senato: “Governo con valori europei”
“Per noi sarebbe molto importante un governo che condivide i valori europei e che abbia l’obiettivo di tutelare le minoranze linguistiche e speciali. Confidiamo nella saggezza ed esperienza del presidente affinché dia un incarico per formare un governo che rispetti questi valori”. Lo afferma Juliane Unterberger, presidente del gruppo parlamentare per le Autonomie accompagnato dal senatore Dieter Steger, vicepresidente vicario (Svp) e Albert Lanièce, vice presidente (Union Valdotaine).

15.58 – Riprendono le consultazioni: al Quirinale il gruppo Autonomie
Riprendono le consultazioni al Colle con l’arrivo del gruppo delle Autonomie al Senato, guidato da Juliane Unterberger. Alle 16.45 sarà la volta del gruppo misto di Palazzo Madama, alle 17.30 del gruppo misto della Camera. Alle 18.30 è atteso il gruppo di Fratelli d’Italia.

15.22 – Fico: “Con Mattarella incontro particolarmente cordiale”
“Questa mattina sono stato ricevuto al Quirinale per le consultazioni dal Presidente della Repubblica con cui ho avuto un incontro particolarmente cordiale”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, commentando l’incontro avuto stamane al Colle con il Capo dello Stato Sergio Mattarella nell’ambito del primo giro di consultazioni.

13.31 – Berlusconi riunisce i vertici a Palazzo Grazioli in vista del Colle
Silvio Berlusconi riunisce lo stato maggiore del partito a palazzo Grazioli in vista delle Consultazioni al Colle dove domani l’ex premier salirà insieme alle due capigruppo. Alla riunione di via del Plebiscito sono presenti oltre al Cavaliere, i fedelissimi Gianni Letta, Licia Ronzulli, Niccolò Ghedini, Sestino Giacomoni e Valentino Valentini. Presenti anche le due capigruppo Anna Maria Bernini, presidente dei senatori azzurri e Mariastella Gelmini, capogruppo di FI oltre al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.
13.00 – Finita prima tranche colloqui al Colle
Dopo il primo round, nel pomeriggio toccherà ai gruppi parlamentari salire al Colle. Si parte alle 16 con il gruppo delle Autonomie al Senato che sarà seguito, alle 16.45, dal gruppo Misto al Senato. I rappresentanti del gruppo Misto alla Camera vedranno Mattarella alle 17.30 mentre, alle 18.30, chiuderà la prima giornata di consultazioni il gruppo di Fratelli D’Italia.
12.50 – Napolitano lascia il Colle senza parlare: “Non mostrate sorpresa”
Il presidente emerito Giorgio Napolitano uscendo non si è fermato a parlare con i giornalisti. “Non mostrate sorpresa”, ha ironizzato andando via, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano di fermarsi a commentare l’incontro con Mattarella nell’ambito delle consultazioni.

12.20 – Forza Italia, Tajani: “Non andrò al Quirinale”
Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, intervistato da Radio anch’io su Rai Radio1, ha smentito che farà parte della delegazione che salirà al Colle il 5 aprile: “Io do una mano al partito ma domani non andrò al Quirinale. Sarà Silvio Berlusconi a guidare con i capigruppo la delegazione che incontrerà il Presidente della Repubblica”.

12,17 – Napolitano arriva al Colle
Il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano è arrivato al Quirinale, in auto, per le consultazioni con il Capo dello stato.

11 – Fico ha lasciato il Quirinale
È terminato dopo circa un quarto d’ora l’incontro nello studio alla Vetrata al Quirinale tra il presidente della Camera Roberto Fico e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Anche per Fico, come per Casellati, nessuna dichiarazione all’uscita: l’esponente M5S si è solo fermato ad augurare “buon giorno e buon lavoro” ai cronisti.

10.30 – Quaranta minuti di colloquio tra il presidente della Repubblica e la presidente del Senato
E’ durato 40 minuti il colloquio tra il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, prima ad essere ascoltata dal Capo dello Stato nell’ambito delle consultazioni per la formazione del nuovo governo. Al termine la seconda carica dello Stato non ha rilasciato dichiarazioni. Ora Mattarella alle 11.30 incontrerà il presidente della Camera, Roberto Fico.

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