Quanto costa il comportamento di un giudice alla reputazione dei giudici, alla loro credibilità, all’idea che essi hanno di sé stessi, del fatto che dispongono della misura di ciò che è giusto e ciò che è ingiusto, di chi deve pagare dazio e chi invece guadagnare l’innocenza? Quanto costa la scelta di far utilizzare l’auto blu di servizio, dunque auto di Stato, alla consorte per fatti privati invece che al titolare per fatti d’ufficio? Quanto costa alla credibilità della Consulta, l’organo che custodisce la Costituzione, la mamma di tutte le leggi, aver liquidato con un “poteva farlo” la scelta di un suo membro, Nicolò Zanon di lasciare che sua moglie viaggiasse per fatti propri sull’auto pubblica, caricando i costi delle sue trasferte nella casa al mare sullo Stato? I giudici supremi non lo sanno, o fanno finta di non saperlo. O forse nemmeno gli interessa.

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