Come nel 2016, nel governo Gentiloni la più “ricca” è  la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, che nel 2017 ha dichiarato 182.016 euro. Segue il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, con 166.264 euro. Il titolare dell’Economia, Pier Carlo Padoan, si attesta a 122.457 euro, mentre il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è a quota 107.401. E’ quello che emerge dalla documentazione pubblicata sul sito Parlamento.it. Tra i leader vecchi e nuovi spicca Beppe Grillo, il cui imponibile lo scorso anno è salito di oltre sei volte rispetto a quello del 2016: il fondatore del M5S, che lo scorso anno ha ripreso a pieno regime l’attività artistica portando nei teatri un nuovo spettacolo, ha dichiarato 420.807 euro contro i 71.957 euro dell’anno precedente. Ne aveva guadagnati 355.247 nel 2015. Grillo ha fornito la documentazione perché, fino all’anno scorso, risultava capo politico del Movimento 5 stelle. Anche l’ex segretario Pd Matteo Renzi ha presentato i suoi dati, registrando un lieve aumento rispetto all’anno scorso: ha guadagnato 107.100 euro contro i 103.283 del 2013. Maurizio Martina, da poco reggente del Pd, si è fermato a 98.441 euro.

Tra i parlamentari i “paperoni” sono Antonio Angelucci e Renzo Piano: il deputato di Forza Italia e patron delle cliniche nel centro Italia ha dichiarato nel 2017 un reddito di 2.726.959, mentre l’archistar arriva a 2.990.294 euro, cumulando i redditi percepiti in Francia e in Italia. Segue il senatore Niccolò Ghedini che ha dichiarato 1.623.533 euro nel 2017. Ma c’è anche Giulio Tremonti, ex ministro del Tesoro dei governi Berlusconi, che ha dichiarato 2.111.533 euro, in calo rispetto ai 2.540.288 euro del 2016.  Pierluigi Bersani ha avuto nel 2017 un imponibile di 148.096 euro, rispetto ai 150.211 euro dell’anno precedente. Mario Monti è primo tra i senatori a vita con introiti per 421.611, reddito comunque dimezzato rispetto al 2016 quando era a quota 862.333. Seguono, dopo Renzo Piano, Giorgio Napolitano con 121.372 euro ed Elena Cattaneo con 108.520.

Tornando ai membri del governo, al terzo posto c’è la ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, con 151.672 euro. La più “povera” invece è la ministra della Salute Beatrice Lorenzin con 91.888 euro. Penultimo per redditi dichiarati Angelino Alfano, con 98.478 euro. Graziano Delrio (Trasporti e Infrastrutture) dichiara 102.890 euro.

La capogruppo alla Camera per il M5S Giulia Grillo ha dichiarato nel 2017 un imponibile pari a 100.219. Il deputato Alfonso Bonafede, avvocato e indicato come ministro della Giustizia nella squadra pentastellata di governo, ha guadagnato 186.708 euro.

Nella lista ci sono ovviamente anche i redditi dichiarati dai deputati del Movimento sospesi o espulsi per non aver versato la quota al fondo per il microcredito. All’appello manca la dichiarazione patrimoniale di Andrea Cecconi, che dovrà essere disponibile da lunedì prossimo, per legge. Per quanto riguarda gli altri, Ivan Della Valle ha guadagnato 98.471 euro nel 2017, Girolamo Pisano 109.487, Silvia Benedetti 98.471,04 ed Emanuele Cozzolino 97.819. Maurizio Buccarella ha poi dichiarato un reddito imponibile di 105.086 euro, Carlo Martelli 100.255 euro, Elisa Bulgarelli di 99.699 euro. La senatrice Barbara Lezzi, coinvolta nella vicenda restituzioni ma soltanto multata, ha dichiarato 95.922 euro. L’altra deputata elencata tra i “morosi” lo scorso 14 febbraio, Giulia Sarti, infine, ha dichiarato 98.471,04.

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