“Vogliono che si spingano alcuni servizi legati a partner dell’associazione. Ma io difendo l’autonomia della rivista, che nasce per dare ai consumatori un’informazione indipendente, un’arma con cui difendersi. Le consulenze e le altre attività devono restare separate: solo così si garantisce la credibilità di tutto quello che facciamo”. Per Rosanna Massarenti, da più di vent’anni direttrice del mensile Altroconsumo edito dall’omonima associazione dei consumatori, è così che si spiega il licenziamento in tronco che le è stato comunicato lunedì. Contro il quale la redazione ha proclamato un giorno di sciopero per giovedì 15 marzo, mentre la giornalista si prepara a impugnare la decisione.

“Sono stata a casa con il braccio rotto per tre settimane, lavorando da remoto”, racconta Massarenti a ilfattoquotidiano.it. Lunedì sono rientrata per chiudere il numero, ancora con il gesso, e l’amministratore delegato mi ha consegnato una lettera di licenziamento con la motivazione che l’associazione ha deciso “nuove strategie del consumerismo digitale del futuro” e io non sarei adeguata a portarle avanti”. La verità è che io ho respinto le richieste di modificare i pezzi o le copertine perché non in linea con quello che si fa negli altri settori dell’organizzazione”. Ci sono stati vari episodi. Ad alcuni eventi si è deciso di non portare la rivista perché la copertina non era gradita. Ma io mi considero il garante del lettore: abbiamo 380mila soci che ci leggono e credono ciecamente in quello che scriviamo”.

La rappresentanza sindacale dei giornalisti (cdr) ha chiesto la revoca della decisione. Massarenti, si legge nella nota del cdr, “nel corso di tutti questi anni ha garantito la qualità e l’indipendenza dell’informazione libera al servizio dei lettori, promuovendo l’innovazione dei contenuti con la capacità di mantenere sempre saldi i principi fondanti del nostro lavoro”. La redazione ritiene “ingiustificato” il licenziamento, “soprattutto alla luce degli ottimi risultati raggiunti dalle riviste, in particolare negli ultimi anni di grandi cambiamenti, in cui la sua guida è stata efficace e strategica“.

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