Adriana Faranda, ospite di Belve, mercoledì 14 marzo alle 23.30 su Nove racconta a Francesca Fagnani come andò, la mattina del 16 marzo 1978, quando, un nucleo armato delle Brigate rosse, bloccò l’auto che trasportava Aldo Moro. In pochi minuti, i brigatisti uccisero i due carabinieri a bordo dell’auto di Moro, i tre poliziotti che viaggiavano sull’auto di scorta e sequestrarono il presidente della Democrazia cristiana. “L’annientamento della scorta era previsto e condiviso da tutti? – chiede la giornalista. “Questo è un tema molto delicato. – risponde Adriana Faranda – Nel senso che noi non immaginavamo che gli uomini della scorta fossero così impreparati”. I brigatisti, infatti, scoprirono solo dopo che alcune armi erano nel portabagagli dell’auto. “Credevate, quindi che rispondessero al fuoco?”, chiede ancora Fagnani. “Credevamo che si aspettassero una cosa del genere – ricostruisce Faranda – Noi puntavamo sulla sorpresa, ma quello non sapevamo se ci sarebbe stato qualche morto anche dalla nostra parte”. I morti, però, furono tutti vittime di Stato. “Quando ha saputo che gli agenti erano morti tutti e invece dei vostri nessuno, come si è sentita?”, insiste la giornalista. “In quel momento, da una parte, mi sentii sollevata, ma dall’altra ho sentito immediatamente il peso di quello che era avvenuto”.

Nella stessa puntata, sarà ospite di Belve anche la matrimonialista dei vip, Annamaria Bernardini De Pace. Due personaggi, la Faranda e la Bernardini De Pace, diversissimi tra loro, ma entrambe rientranti nella categoria “belve”, donne straordinarie che mostrano senza filtri, i lati più volitivi del proprio carattere. Donne che hanno conquistato il proprio spazio nella società, in alcuni casi nella Storia, non certo per una quota rosa che spettava loro, ma perché hanno scelto di occupare quel posto con le unghie e con i denti, con la forza e l’intelligenza volta al bene, ma in alcuni casi anche al male o peggio al crimine. Sono donne che non è necessario amare, ma che vale la pena ascoltare perché nel vissuto di ogni singola donna che ha accettato di raccontarsi c’è una rappresentazione del mondo che loro stesse hanno contribuito a creare.

“Belve” (otto episodi da 30’ in cui vedremo oltre a Bernardini De Pace e Faranda, Alessandra Mussolini, Giuliana de Sio, Marina Cicogna, la criminologa Roberta Bruzzone, l’ex camorrista Caterina Pinto e la lobbista made in Vaticano Francesca Immacolata Chaouqui) è una serie originale prodotta da Loft Produzioni per Discovery Italia e sarà disponibile anche su Dplay (sul sito www.it.dplay.com – o scarica l’app su App Store o Google Play). NOVE è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, Sky Canale 145 e Tivùsat Canale 9.

Articolo Precedente

Balle Spaziali, Marco Travaglio smonta 4 fake news: il voto che non doveva cambiare nulla (e invece ha cambiato tutto)

next
Articolo Successivo

Loft Live, venerdì 16 marzo alle 14 i direttori in diretta streaming. Padellaro: “Per il governo? Due mesi di attesa”

next