Da Venezia a Napoli, passando per Roma e Torino: città bloccate a causa troppi i congedi elettorali per scrutatori e rappresentanti di lista tra i dipendenti delle aziende di trasporto. E se nella Capitale il Codacons ha già annunciato che presenterà un esposto alla Corte dei Conti del Lazio affinché apra una indagine sul caso, nel capoluogo campano l’assessore comunale ai Trasporti Mario Calabrese si è sfogato su Facebook, dando la colpa ai politici dato che, a differenza di quanto avviene per gli scrutatori, i rappresentanti di lista non sono sorteggiati ma fanno richieste volontarie, con l’ok dei partiti.

Eppure sono oltre 300 le persone in congedo elettorale su un totale di 2400 dipendenti dell’Anm, la partecipata del Comune di Napoli cui sono affidati i servizi di trasporto pubblico locale. Così l’assessore si domanda come sia possibile nella “gravissima situazione di crisi economica e finanziaria” di Anm (dal 22 dicembre sono state avviate le procedure per il concordato in continuità), che “non consente di fornire un idoneo e soddisfacente servizio di trasporto alla città”, che partiti politici e candidati alle elezioni “non abbiano avuto la sensibilità civica e la responsabilità politica di evitare di attingere per le rappresentanze di lista ai lavoratori di Anm ignorando la conseguenza di ciò sul servizio ai cittadini e sulle casse dell’Azienda”.

Napoli bloccata: sbotta l’assessore – Dei 310 congedi elettorali concessi ai dipendenti dell’Anm, 294 sono rappresentanti di lista e altri sono 16 presidenti di seggio, segretari e scrutatori. Il punto è che di questi 150 sono autisti. Ed ecco perché la città è bloccata. Ieri, oggi, domani e forse anche nei primi giorni della prossima settimana per il recupero dei turni. L’Anm ha comunicato di aver chiesto una rimodulazione del servizio ordinario “per la partecipazione di parte del personale aziendale alle consultazioni elettorali di domenica 4 marzo”. Tutto previsto dalla legge. Solo che il congedo elettorale per oltre il 12 per cento del personale ha creato molti disagi al trasporto urbano. Sono state soppresse diverse linee. Fino a lunedì bus e filobus circoleranno a regime ridotto. Oggi la Funicolare di Mergellina resterà chiusa al pubblico, per consentire il regolare funzionamento degli impianti di Montesanto, Centrale e Chiaia. Ci sarà una navetta sostitutiva, ma solo fino alle 18.50. Fino a domenica prossima saranno chiuse anche le seconde uscite delle stazioni metro Linea 1 Rione Alto, Montecalvario e Montedonzelli.

Straordinari (a cui l’azienda è dovuta ricorrere) e mancati incassi per le corse cancellate sono qualcosa che l’Anm non può permettersi. Da qui lo sfogo dell’assessore: “Come è possibile che oltre il 10% dei dipendenti, nonostante l’Azienda si trovi in queste condizioni critiche, senta quale esigenza prioritaria il dovere di partecipare attivamente alla vita politica del Paese? Evidentemente sbaglio e quello che per me è prioritario – il servizio alla città e la salvaguardia dell’Azienda – non lo è. E forse questo spiega molte cose”.

A Roma il Codacons annuncia un esposto – È intervenuto, invece, il Codacons sulla situazione della Capitale, che ha visto circa mille dipendenti di Ama e Atac impegnati nelle operazioni di voto. In pratica il 10 per cento di tutti gli scrutatori di Roma. Almeno l’80 per cento dei permessi (retribuiti) sono stati concessi a rappresentante di lista. L’Atac ha già comunicato che il servizio ordinario sarà riavviato il 7 marzo, in concomitanza con la riapertura di tutte le scuole, che riduzioni del servizio “potranno interessare fino al 5 marzo la linea B” e, solo per il 5 marzo, la Metro A”. Anche questa volta, come era accaduto due anni fa per le comunali, il Codacons ha annunciato che presenterà un esposto alla Corte dei Conti. “Questa massiccia astensione dal lavoro – ha denuncia il presidente Carlo Rienzi – rischia di avere ripercussioni per chi si sposta con bus, metro e tram, riducendo le corse e alimentando i ritardi nei collegamenti a tutti danno dei cittadini, e di ritardare il servizio di raccolta rifiuti e pulizia strade”. Il Codacons chiede di verificare chi abbia autorizzato “un numero eccessivo di dipendenti Atac e Ama ai seggi, accertando al contempo il danno economico subito dalle due aziende e dalla collettività”.

Disagi anche a Venezia e TorinoDisservizi (annunciati) nei trasporti pubblici anche a Venezia e terraferma. Quest’anno sono oltre 300 i lavoratori dell’azienda di trasporto Actv che hanno chiesto il permesso per seguire le elezioni come scrutatori o rappresentanti di lista. Assenze che hanno costretto l’azienda a ridurre e i collegamenti e a far saltare molte corse da sabato a lunedì. Fino al 5 marzo, infatti, la linea 2 tra Piazzale Roma e Rialto sarà sospesa e fatta con orario festivo per quanto riguarda i vaporetti, mentre il servizio automobilistico potrebbe essere interessato da occasionali salti corsa, sull’urbano di Mestre e Lido, extraurbano nord e sud, urbano di Chioggia. E anche Torino riduce le corse di bus tram. Fino a lunedì 5 marzo sono 600 gli autisti di Gtt, l’azienda torinese dei trasporti pubblici, impegnati ai seggi soprattutto come rappresentanti di liste, un terzo dei 1800 totali. Ed è per questo che si calcola che lunedì ci saranno in strada quasi 200 bus in meno rispetto a quanto avviene in un normale giorno feriale.

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