Altri tre parlamentari, ma anche due consiglieri regionali. Il Blog delle Stelle ha pubblicato la lista degli nuovi eletti 5 stelle accusati di aver truffato sulla restituzione di parte dello stipendio al fondo per la piccola e media impresa. Oltre agli otto espulsi nei giorni scorsi, questa volta è il turno del deputato Francesco Cariello e del consigliere dell’Emilia Romagna Gianluca Sassi. Diversa la situazione per gli ex eletti Federica Dieni ed Emanuele Scagliusi che invece, secondo quanto comunicato dai 5 stelle, hanno mancato di brevi somme e quindi pagheranno una sanzione. Stesso discorso per la consigliera in Emilia Silvia Piccinini che dovrà dimostrare che il buco è dovuto a un errore della sua banca. Resta autosospesa la deputata Giulia Sarti: non ha restituito 23mila euro e ha denunciato l’ex fidanzato e collaboratore, ma la vicenda è ancora tutta da chiarire.

I nuovi casi, come emerge anche dalla terza e ultima puntata de le Iene, erano diversi dai precedenti: non siamo più di fronte a bonifici bloccati dopo averli inviati, ma piuttosto a vere e proprie falsificazioni delle ricevute per fingere di restituire più di quanto effettivamente veniva versato. I parlamentari Dieni e Scagliusi si salvano con due richiami. Nel primo caso, si legge sul blog: “Federica Dieni doveva fare un bonifico di 6139,93 euro. Non ha fatto un unico bonifico ma due. Il primo di 1739,63 euro (17/11/2014) e il secondo di 4401,10 euro ( 29/11/2014). Non riuscendo a caricare su tirendiconto.it entrambe le distinte ha caricato solo la prima modificando (falsando quindi la distinta) l’importo. La somma però è corretta, così come è corretto l’importo totale delle restituzioni”. Nel secondo invece: “Emanuele Scagliusi che ad oggi ha restituito più di 223 mila euro, ha modificato di mille euro la distinta del bonifico. Ha già provveduto a restituire la somma. E in accordo col Movimento verserà una mensilità di restituzione in più al Fondo per il microcredito come penale per l’errore fatto”.

Lo stesso Scagliusi su Facebook ha voluto chiarire la sua posizione: “Filippo Roma de ‘Le Iene'”, ha scritto, “mi ha contestato un bonifico di agosto scorso in cui ho restituito mille euro in meno rispetto a quanto previsto. Mille euro che ho restituito nella rendicontazione successiva. La verità è che qualche mese fa ho avuto la necessità di fare una spesa personale di cui non volevo sapessero nulla né la mia compagna per non farla preoccupare né il mio collaboratore, che controlla la mia rendicontazione. In pratica, ho preso in prestito mille euro dei soldi a mia disposizione per dei controlli medici sulla mia persona che volevo rimanessero nascosti ai miei cari. Mille euro che, ribadisco, ho già versato sul fondo del ministero dello Sviluppo economico insieme agli altri 222.133,30 per un totale di 223.133,30. Per prenderli senza che il mio collaboratore e la mia compagna se ne accorgessero ho modificato la cifra sulla distinta del bonifico”.

In Emilia invece ha fatto scalpore la notizia della truffa del consigliere regionale Sassi. La notizia era stata confermata da uno dei leader del Movimento a Bologna, il capogruppo in Comune, Massimo Bugani. “Mi hanno chiamato da Roma – ha detto a margine di un incontro con Paola Taverna – ed è vero: dai controlli dei conti che hanno fatto sono emerse irregolarità anche da parte di Sassi, da quanto ne so non avrebbe versato più della metà dell’ammontare”. Il consigliere, originario di Cavriago in provincia di Reggio Emilia, ha avvisato gli attivisti e colleghi emiliani nelle scorse ore con una mail parlando genericamente di problemi personali.

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