Bici danneggiate, gettate nei fiumi o nei cassonetti, altre parcheggiate all’interno dei cortili o addirittura sui balconi. “Il 60% della nostra flotta europea ha subito danneggiamenti, vandalismi o è stato oggetto di fenomeni di privatizzazione”. Per questo motivo la Beebike Holdings Limited, società di Hong Kong che in autunno ha lanciato in Francia e in Italia Gobee.Bike, servizio di bike sharing free floating (cioè senza stalli in cui parcheggiare obbligatoriamente le biciclette) ha annunciato il ritiro dall’Europa.

Il 14 febbraio molti dei 45mila utenti italiani iscritti hanno ricevuto una comunicazione che conferma le perplessità da tempo circolate sui social network: era sempre più difficile noleggiare tramite lo smartphone le biciclette verdi col simbolo di un’ape. La scorsa settimana qualche informazione più dettagliata era arrivata dopo la presentazione dell’accordo che il comune di Torino ha stretto con cinque operatori per regolamentare questo servizio in seguito all’invasione di migliaia di biciclette: all’elenco delle aziende mancava proprio la ditta che per prima, il 2 novembre scorso, era arrivata in città per poi insediarsi anche a Firenze, il 4 dicembre, e a Roma, il 13 dicembre. Un’esperienza che si è conclusa molto in fretta.

Da domani, 15 febbraio, il servizio non sarà più attivo. “Dopo un caloroso benvenuto, abbiamo da subito compreso che la nostra passione era condivisa dalla maggior parte di voi – si legge nella lettera di Gobee.Bike -. Purtroppo, tra tutte queste sfide, una in particolare ha rappresentato un problema che non potevamo superare: nelle ultime settimane i danni alla nostra flotta hanno raggiunto limiti che non possiamo più contenere con le nostre forze e con le nostre risorse”. Nonostante un sistema di segnalamento delle biciclette inutilizzabili e l’assistenza tecnica per recuperare i mezzi e ripararli, star dietro a tutti i danni è diventato troppo oneroso: “Durante i mesi di dicembre e gennaio, le nostre biciclette sono diventate il bersaglio di sistematici atti di vandalismo, trasformandosi così in oggetti da distruggere per puro divertimento”. Così l’azienda ha deciso di abbandonare il mercato europeo. Una decisione “molto difficile, deludente e frustrante per tutto lo staff di Gobee.bike”. La società ha quindi comunicato la chiusura degli account, la restituzione del credito residuo e del deposito cauzionale di 15 euro al conto corrente su cui venivano addebitati gli importi del noleggio.

A Torino restano attivi due operatori, Mobike e Obike (attiva anche a Roma), in attesa dell’entrata in servizio di altre due aziende che hanno risposto al bando della città. A firenze, invece, l’amministrazione sta procedendo alla scelta di un operatore tra quelli che hanno risposto al bando lanciato. Il bike sharing free floating è presente anche in molte altre città, mentre alcune si stanno attrezzando per attirare i gestori del servizio. Vandali permettendo.

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