Migranti? Non condivido la linea di Emma Bonino. Quella di Minniti, invece, è molto solida, sta aiutando l’Italia ed è molto più seria e credibile di altre. Per risolvere il problema dell’immigrazione, bisogna bloccare le partenze, cosa che ha fatto Minniti. Io sono orgoglioso del suo lavoro”. Sono le parole del leader del Pd, Matteo Renzi, ospite di Otto e Mezzo, su La7. L’ex presidente del Consiglio respinge duramente l’ipotesi di un flop del suo partito alle prossime elezioni: “Noi come Pd siamo convinti di poter essere il primo partito e il primo gruppo parlamentare. Il Pd non farà un risultato mediocre. E’ il partito che in questi 4 anni ha salvato l’Italia”. Poi si pronuncia sui fatti di Macerata: “Berlusconi e Salvini dicono che il fascismo è morto? Mi sembrano frasi poco responsabili. Il fascismo è fortunatamente morto come esperienza di governo, ma i fascisti ci sono ancora e vanno combattuti. Luca Traini a Macerata ha sparato a sei ragazzi di colore e alla sede del Pd. E qui continuano a fare la polemica sul Pd. Questo è un fascista. Era candidato con la Lega, ma io non do la colpa a Salvini. Repubblica” – continua – “non ha scritto nessuna riga di solidarietà al Pd per la pallottola. Hanno detto. ‘Dov’è il Pd a Macerata?’. Lo dico io dov’era il Pd a Macerata: era in prima linea col suo sindaco, Romano Carancini, col ministro Minniti, col ministro Orlando, che è andato a visitare i feriti per primo. Era con Maurizio Martina. Le dico con molta forza che chi inneggia alle foibe non è un uomo di sinistra, non solo perché non è di sinistra, ma perché non è un uomo. E chi attacca un carabiniere non è un antifascista, è un criminale”. E aggiunge: “Berlusconi sta inseguendo Salvini e per me sbaglia perché gli italiani non vogliono gli estremisti. In Europa del centrodestra di Salvini non si fida nessuno, di Berlusconi assolutamente sì, io sono intellettualmente onesto. Salvini è considerato un pericolo per l’Europa. Come facciano a stare insieme è un problema loro”. “Anche lei sta insieme alla Bonino”, obietta il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti. E Renzi risponde: “Credo che la credibilità europea della Bonino sia più alta della sua, di quella di Berlusconi e di quella di Salvini. Peraltro, aver messo insieme la Bonino e Casini è anche un’esperienza interessante dal punto di vista sociologico

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