Un inizio in chiave rock, per finire poi con la favola. Gli abiti indossati da Michelle Hunziker nella quarta serata del Festival hanno reso omaggio a Sanremo, la città dei fiori, e hanno abbandonato quell’eleganza formale da grande soireé sfoggiata nelle prime serate con Armani e Ferretti, per lasciare spazio ad uno stile più ironico e graffiante. I ritmi della scaletta sono incalzanti e così anche i cambi d’abito di Michelle: si modificano, si trasformano e si compongono gradatamente, scandendo i tempi e i mood della serata.

Quando parte la diretta dal Festival, Michelle fa il suo ingresso sul palco dell’Ariston in versione rocker, con un abito di tulle nero, corto davanti e lungo dietro, con rouges di pizzo sul corpetto, firmato da Lorenzo Serafini per Philosophy. Completano il look il chiodo di pelle, le calze a rete (maglia larga), scarpe a stiletto nere e collane dorate a più giri. Peccato che la showgirl sia impacciata nei movimenti e non riesca a rendere credibile la sua performance. Bocciate le calze a rete (che poi toglie) e il giubbetto di pelle (anche quello infatti sparisce). Anche Pierfrancesco Favino, coinvolto nell’atmosfera rock, non sembra affatto a suo agio. L’inizio, insomma non convince. Meglio di giovedì sera con Trussardi, certo, però questo outfit da bambolina rock mal si addice a Michelle e allo stile di questo Festival.

Iniziano poi le trasformazioni: via la giacca di pelle, le calze a rete e gli stiletti. Al loro posto Michelle indossa dei sandali neri, che addolciscono un po’ l’abito di Philosophy e che la rendono visibilmente più a suo agio. Al momento di dare il via alla gara dei vip con i loro duetti, compare la scalinata bianca e il secondo look della serata: Michelle è in frac, total black, dalla lunga coda ironica firmata Moschino. È la prima volta che la conduttrice sfoggia i pantaloni  sul palco dell’Ariston. Un look molto maschile che però, ahimè, si confonde un po’ con quello di Baglioni e Favino, rispettivamente in giacca bianca di Ermanno Scervino e argentata di Disquared2.

Ma basta un fiocco per cambiare tutto. Michelle continua la sua evoluzione: via la giacca, arriva un grande fiocco fucsia, legato come cintura in vita alla tuta a pantalone nera. Qui inizia ad emergere l’anima creativa e “pop” di Jeremy Scott, che firma questo look molto “Moschino“. Perfetto, bellissimo. Ricorda un po’ il fiocco del vestito di Marilyn Monroe quando cantava “Diamonds are girl’s best friend”, “I diamanti sono i migliori amici delle donne” anche il tono di rosa è lo stesso e ben si addice alla personalità effervescente della bionda conduttrice. Ma gli outfit di questa serata sono particolarmente studiati: tutti i cambi dei tre conduttori sono fatti apposta per essere in sintonia e sincronizzarsi addirittura con quelli degli cantanti in gara. Un tocco in più, che non salta subito all’occhio tanto sembra casuale. Ma non lo è.

Cambio. Arriva l’abito a “mazzo di fiori“, omaggio alla città di Sanremo. Simpatica (anche se scontata) la gag con Baglioni che “innaffia” la Hunziker. Un abito improbabile e irriverente, già visto in passerella indossato da Gigi Hadid ma assolutamente innovativo per il Festival . Preludio del gran finale. L’ultima discesa della scalinata, ci regala infatti la vera sorpresa della serata: l’abito a fiore. Un abito rosa molto “petaloso“, che sembra uscito direttamente dal guardaroba della Barbie o da un giardino fatato. Il “folletto” Jeremy Scott ha trasformato la stoffa nella corolla di un fiore. “Faccio la Sissi” ha esclamato Michelle. Anche se, più che non la principessa ausburgica, ricorda il famoso abito a meringa/torta nuziale di Antonella Clerici ma con tutto un altro stile. Insomma, l’accoppiata Moschino e Festival di Sanremo è promossa a pieni voti.

 

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