Nel pomeriggio un sit in di CasaPound, domani sera una fiaccolata di Forza Nuova. Mentre Anpi, Arci, Cgil e Libera hanno deciso di annullare il corteo di sabato a Macerata, città dove è stata uccisa Pamela Mastropietro e dove è avvenuto il raid xenofobo di Luca Traini, che ha sparato ferendo undici migranti. I promotori del corteo antirazzista e antifascista sono stati gli unici a raccogliere l’appello del sindaco Romano Carancini che ha chiesto lo stop di tutte le manifestazioni, per azzerare “il rischio di ritrovarsi dentro divisioni o possibili violenze, che non vogliamo”. Ma Assemblea Antifascista conferma che il corteo ci sarà e partirà alle 14.30 sabato 10 febbraio.

Intanto Simone Di Stefano, candidato premier di CasaPound, è arrivato nella cittadina marchigiana e ha precisato, a differenza di quanto ha annunciato (poi smentito) Forza Nuova, che non darà nessun sostegno legale a Traini e che non parteciperà all’iniziativa del partito di Roberto Fiore perché “non abbiamo nulla a che vedere con movimenti che consideriamo residuali e con percentuali risibili rispetto a Casapound”. E Forza Nuova annuncia la fiaccolata di giovedì sera con un post su facebook dal titolo “Di immigrazione si muore”.

L’Anpi sul sito spiega di avere accolto l’appello del sindaco, specificando però di pretendere “che Macerata non diventi un luogo di attiva presenza neofascista: ciò sarebbe in violazione della Costituzione della Repubblica, delle leggi vigenti in materia e della civiltà. Siano quindi vietate le iniziative annunciate per i prossimi giorni in città da Forza Nuova, da Casapound e da tutti i seminatori di razzismo. Il sindaco sia protagonista, assieme ai Ministri deputati, di questa operativa assunzione di responsabilità”. E invitando “caldamente le cittadine e i cittadini a firmare in modo massiccio l’appello Mai più fascismi – prosegue la nota – chiamiamo fin d’ora a raccolta tutti i sinceri antifascisti e democratici per una grande manifestazione nazionale unitaria, da realizzare prossimamente. La data e il luogo saranno decisi e comunicati dalle organizzazioni promotrici dell’appello”.

Una decisione che per Carancini “dimostra la sensibilità verso una comunità che intende rialzarsi e tornare a essere se stessa dopo le ferite subite” e si dice disponibile a prendere parte a “una grande manifestazione unitaria nazionale a sostegno della nostra Costituzione. Infine – conclude -, ho ancora speranza che tutte le altre annunciate manifestazioni in città possano essere spontaneamente annullate”. Ma CasaPound e Forza Nuova vanno avanti. E sui social tanti utenti sono delusi dall’annullamento del corteo antifascista.

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