“Sono stato colpito alla spalla, poi non ricordo più nulla”. Così il ghanese Wilson Kofi, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, ha ricordato gli attimi di paura durante gli spari di Luca Traini a Macerata contro alcuni migranti. Wilson venuto in Italia per studiare e lavorare ha lasciato in Ghana i genitori e i due fratelli più piccoli: “Sono arrivato in Italia dalla Libia sopra un gommone. In Libia sono rimasto un anno e 5 mesi. La mia esperienza lì è stata terribile. Ho visto tante cose brutte, persone uccise e vendute, soprattutto gente di colore. Lì le persone sono trattate come animali”.

Oggi il giovane ghanese ha ricevuto la visita del cappellano della Comunità nigeriana di Macerata, padre Eugenio Offor, che ai microfoni del Tg2000 ha rivelato: “Ieri non abbiamo potuto celebrare la messa perché abbiamo avuto paura per la nostra sicurezza. È la prima volta che ci capita di non celebrare la messa la domenica”.

“Sono molto contento – ha commentato Wilson – della visita di padre Eugenio. Per me incontrare un sacerdote significa incontrare un uomo di Dio. E in questo momento ho un bisogno enorme di conforto”.

 

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