Una bandiera con la croce celtica, una copia del Mein Kampf di Adolf Hitler e un’altra di Gioventù fascista. Sono alcuni degli oggetti rinvenuti nel corso delle perquisizioni nella casa della madre di Luca Traini, il 28enne incensurato che sabato 3 febbraio a bordo di un’auto ha sparato a persone di colore a Macerata. L’uomo, che alle comunali del 2017 era tra i candidati della Lega di Salvini, prima dell’arresto ha fatto il saluto romano sul Monumento ai caduti, ed è accusato di strage aggravata dal razzismo.

Nelle foto circolate anche sui social si intravede un tatuaggio sulla sua tempia destra: si tratta del simbolo usato da “Das Reich”, la panzer division delle Waffen SS di Hitler. Ed è anche il simbolo di Terza Posizione, movimento neofascista fondato nel 1978 da Giuseppe Dimitri, Roberto Fiore e Gabriele Adinolfi. Dal 1997 Fiore è leader di Forza Nuova, partito di estrema destra che si è apertamente schierato con Luca Traini e ha dichiarato di mettere “a disposizione i nostri riferimenti per pagare le spese legali di Luca, a non farlo sentire solo e a non abbandonarlo“.

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