‘Caos Parlamentarie’? “Rousseau è una piattaforma innovativa che da la possibilità a migliaia di persone di candidarsi liberamente e ad altre miglia migliaia di votarli può creare a dei rallentamenti nel momento della votazione”. Per il responsabile della piattaforma Rousseau Massimo Bugani, il caos della parlamentarie è un caso chiuso. “Si è votato in due giorni e non mi sembra che  ci siano stati problemi. E’ stata una cosa abbastanza tranquilla”. “Rousseau non è la segreteria di partito”, afferma nella conferenza stampa di apertura del ‘Villaggio Rousseau’ a Pescara. La tre giorni nella quale, oltre ai corsi per militanti ed attivisti, si presenterà il programma di governo firmato M5s. Eppure nel nuovo statuto della terza e nuova associazione che porterà il M5s alle prossime elezioni politiche, è sparita il passaggio “il M5S non è politico né si intende che lo diventi in futuro“. Questo cosa significa? “Non so, non dovete chiedere a me – afferma Bugani – la differenza tra noi e gli altri partiti è abissale, perché non ci sono lobby che ci guidano, non ci sono segretari di partito che piazzano le loro persone, quindi assimilarci ad un partito è un operazione ridicola”. La piattaforma Rousseau nelle settimane scorse è finita nelle lente d’ingrandimento del Garante della Privacy che ha ravvisato “illeciti nel trattamento dei dati degli utenti” in quanto “il voto elettronico non è anonimo”, ma per il responsabile di Rousseau il problema sono gli hacker “che vanno a prendere i dati di grandi piattaforme. Da un Garante noi ci aspettiamo una condanna degli hacker. Certo che conserviamo i dati”, aggiunge poi, senza spiegare perché il voto elettronico degli iscritti non resti anonimo. “Ricordate che vanno condannati gli hacker invece di fare gli sciocchini con queste dichiarazioni”, taglia corto Bugani

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