Il maltempo blocca l’Italia da nord a sud e fa una vittima a Crotone. Giuseppe Talarico è morto cadendo dal tetto di un edificio sul quale era salito per controllare i danni provocati dal vento che aveva scoperchiato l’abitazione del fratello. Le sue condizioni sono apparse gravissime e l’uomo è stato trasportato nell’ospedale di Catanzaro, ma è morto poco prima di arrivare. Il fratello è rimasto ferito in maniera lieve. Ma non è solo la Calabria ad essere interessata dal maltempo: il vento è la principale preoccupazione di queste ore in molte regioni d’Italia. In Valle d’Aosta sono stati chiusi molti impianti sciistici a causa del vento che rischia di trasformarsi in un pericolo per i turisti. Impianti fermi a Cervinia e Valtournenche. A La Thuile sono operativi gli impianti della parte basa e a Courmayeur si scia solo a Dolonne e Chiecco. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire in frazione Bellon a causa della caduta di diversi alberi e a Sarre per il recupero di un’autocisterna che trasportava gasolio rimasta impantanata a causa della neve.

Ma è sul fronte dei trasporti che le raffiche stanno creando i maggiori problemi: il versante svizzero del traforo del Gran San Bernardo è stato chiuso ai mezzi pesanti. Anche in Piemonte il forte vento ha creato disagi, soprattutto in montagna. Le raffiche di vento sono arrivate a toccare i 200 chilometri orari e sono stati chiusi i collegamenti tra le località sciistiche della Vialattea. Chiusi anche gli impianti nel comprensorio della Riserva Bianca, sulle montagne di Limone Piemonte in provincia di Cuneo. Segnalato anche il pericolo valanghe, livello 3 su 5.

Il forte vento non ha risparmiato nemmeno la Liguria, con forti raffiche da Nord-Ovest. Giovedì sull’estremo Ponente ligure continuerà il Libeccio con venti forti di burrasca, venti in rinforzo anche a levante nel pomeriggio. In mattinata il mare sarà molto mosso, destinato a un nuovo aumento dal pomeriggio fino ad agitato sotto costa, in rapida estensione da Ponente a Levante con mareggiate da Sud-Ovest sulle coste di tutte le zone.

I vigili del fuoco son dovuti intervenire anche in tutta la Toscana a causa del forte vento che ha colpito tutta la regione. Le situazioni più critiche a Livorno, dove sono stati effettuati 26 interventi. Una donna a Portoferraio, sull’isola d’Elba, è rimasta ferita per la caduta di un ramo di pino che ha sfondato il parabrezza dell’auto che stava guidando. Interrotta in mattinata la circolazione sulla linea ferroviaria Tirrenica, tra Rosignano e Campiglia. Le raffiche hanno fatto volare diversi materiali sulla linea di alimentazione elettrica tra Bolgheri e San Vincenzo danneggiandola. Nove treni regionali sono stati invece cancellati interamente o per parte del loro percorso. Per garantire la mobilità è stato attivato un servizio sostitutivo con 13 autobus fra le stazioni di Grosseto e Livorno. Problemi legati al vento forte si sono registrati anche nelle province di Arezzo, Grosseto, Lucca, Pistoia e Prato.

Anche a Roma il vento ha provocato la caduta di diversi alberi e rami. Nella zona di Acilia, un ramo è crollato colpendo un auto con a bordo un uomo di 53 anni che è stato soccorso e trasportato in codice rosso all’ospedale Grassi di Ostia. Un altro albero è caduto in via Manlio Gelsomini dove sono state danneggiate delle auto in sosta. Un ramo è caduto poi in via Flaminia. Sul posto gli agenti della polizia locale per gestire la viabilità. Anche una donna è stata ferita dal crollo di un albero, in via Manlio Gelsomini, rimanendo lievemente ferita.

Procedendo verso sud, vento e mare molto mosso hanno bloccato quasi del tutto i collegamenti marittimi nel golfo di Napoli. Ferme anche tutte le linee che collegano le isole di Ischia e Procida con il capoluogo.

In Sardegna le forti raffiche di ponente hanno raggiunto i 100 chilometri orari e creato disagi nei collegamenti marittimi. Il traghetto Nuraghes che doveva partire ieri sera da Genova per raggiungere Porto Torres ha lasciato gli ormeggi solo questa mattina e ha raggiunto il porto nel tardo pomeriggio. Infine i collegamenti a Santa Teresa di Gallura con Bonifacio, in Corsica, sono interrotti da ieri sera. Il vento, comunque, non lascerà la Sardegna. Secondo le previsioni tenderà a rinforzarsi, passando a Ponente a Maestrale con picchi che potranno superare i 100 chilometri l’ora.

La settimana si chiuderà con una nuova fase di maltempo, dovuta al passaggio della perturbazione numero 9 di gennaio che raggiungerà l’Italia accompagnata da una massa d’aria più fredda e mareggiate lungo le coste.

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