Faccia a faccia serrato a Dimartedì (La7) tra il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, e il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti. Il primo match riguarda il M5S e in particolare la sindaca di Roma, Virginia Raggi, sulla quale Sallusti osserva: “A Roma andrà sotto processo per falso, truffa, non mi ricordo esattamente il reato, proprio perché ha favorito gli amici degli amici”. “No – replica Travaglio – è per una dichiarazione (secondo l’accusa mentì all’Anticorruzione del Comune sulla nomina di Renato Marra, ndr)”. Il battibecco dirotta sulla sindaca di Torino, Chiara Appendino. E Sallusti aggiunge: “Io non mi faccio governare né dai ladri, né dagli incapaci e dagli stupidi”. Travaglio commenta: “Quando la maggioranza degli italiani si convincerà del fatto che le affermazioni di Sallusti siano vere, e cioè che ci conviene riprendere coloro che ci hanno distrutto in questi 25 anni, il problema sarà risolto, i 5 Stelle spariranno. Il problema è che finora non sono riusciti a convincere quel 30% di italiani che continua pervicacemente a voler cambiare”. Il vis-à-vis poi si sposta sulla discussa dichiarazione del leghista Attilio Fontana, candidato presidente della Regione Lombardia. “A me quella frase non ha fatto nessun effetto” – commenta Sallusti – “Fontana, solo per aver pronunciato la parola ‘razza’, è stato accusato di razzismo. Se così, fosse dovremmo sospendere la Costituzione, che risulterebbe razzista, perché certifica l’esistenza della razza nell’articolo 3. La razza bianca esiste, lo sostengono gli antropologi. Adesso ormai sembra che siano tutti uguali: non esistono più gli uomini e le donne, né il papà e la mamma, sostituiti dal genitore 1 e dal genitore 2, gli etero e i gay sono uguali. Se diciamo che pronunciare la parola ‘razza’ è razzismo, allora aboliamo la Costituzione”. Travaglio replica: “Il problema non si è posto perché Fontana ha pronunciato la parola ‘razza’, ma perché ha detto che dobbiamo difendere la razza bianca. Ed è una cosa che non si sentiva dai tempi in cui Ku Klux Klan faceva opinione. E’ lì che c’è il razzismo. E Sallusti citando l’articolo 3 della Costituzione ha dato già la spiegazione: non c’è nessuna differenza di razze nel trattamento dei cittadini”

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