Dopo le accuse a distanza tra la sindaca di Roma e il presidente della Regione Emilia Romagna, ora la polemica rifiuti riapre lo scontro tra Campidoglio e Lazio. L’assessora all’Ambiente M5s Pinuccia Montanari ha scritto su Facebook auspicando il via libera ai rifiuti in eccesso da parte dell’Abruzzo e accusando la Regione dei rallentamenti: “Facciamo chiarezza. Tutti sanno che dal 2013, anno di chiusura della discarica di Malagrotta con il Pd che si dimenticò di pianificare una alternativa, il piano regionale del Lazio non è stato ancora aggiornato: di conseguenza, la Regione non riesce a trovare una alternativa per accogliere le tonnellate di indifferenziato prodotte da cittadini e imprese. Al momento Roma raccoglie i rifiuti e prova a conferirli nelle poche strutture della Regione che, però, sono evidentemente insufficienti”. Quindi ha concluso auspicando l’intervento dell’Abruzzo: “Si tratta di un sistema fragile che stiamo rendendo forte e stabile con la richiesta di autorizzazioni per costruire impianti di compostaggio e di riciclo; con l’estensione della raccolta differenziata spinta a oltre 1 milione abitanti nel 2018. Ci auguriamo che l’Abruzzo dia il via libera alla richiesta di accogliere rifiuti in impianti di Trattamento Meccanico Biologico: si tratta di una richiesta presentata da Ama alla Regione Lazio lo scorso 22 ottobre ma che Zingaretti ha sbloccato soltanto dopo un mese per un ‘mancato funzionamento del sistema informatico’”.

Alla Montanari ha però risposto il collega del Pd in Regione Mauro Buschini: “Dispiace che l’assessora preferisca polemizzare e non dire la verità sul perché l’aggiornamento del piano regionale sui rifiuti non sia stato definitivamente approvato: il Piano Regionale di gestione dei rifiuti è in via di aggiornamento, ma fermo a causa delle mancate risposte di Roma Capitale e della sua Città Metropolitana, che dovevano arrivare entro il 30 settembre 2017″, ha detto in una nota l’assessore ai Rifiuti e all’Ambiente. “La legge impone ai Comuni e alle Province di scegliere i siti di smaltimento e alla Regione di includerli in un piano regionale. Se i Comuni e le Province non scelgono, la Regione non può pianificare. Sarebbe, se lo facesse, un abuso e un arbitrio. Questo dice la legge, ma per l’Assessora Montanari, evidentemente, le leggi non valgono. Insistere sul fatto che la Regione Lazio deve dire a Roma Capitale dove deve smaltire i suoi rifiuti è come invocare un comportamento contra legem”. “Piuttosto, Roma Capitale – ha continuato l’assessore – rispetti la legge: risponda alla sollecitazione della Città Metropolitana del luglio 2017 dicendo dove vuole realizzare gli impianti di smaltimento dei sui rifiuti residui così permettendo alla Città Metropolitana di rispondere alla Regione la quale, finalmente, potrà adottare un nuovo piano. Lo dimostra la nota della città metropolitana di Roma del 18/12/2017, la quale ammette di non aver risposto alle sollecitazioni della Regione per avere gli atti necessari ad andare avanti con il piano. Cercare di mischiare le carte, magari per cercare di dare la rappresentazione di uno scaricabarile non aiuta a svuotare i cassonetti. È un modo sconsiderato di agire, di usare le leggi e di negare la verità. Con le bugie e l’arroganza non si va da nessuna parte”.

Intanto nel pomeriggio c’è stata una riunione lampo, nella sede della Regione Abruzzo a Pescara, del tavolo operativo che dovrà valutare la questione dell’eventuale trasferimento di un ulteriore quantitativo di rifiuti dal Comune di Roma in Abruzzo. Hanno partecipato il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, il sottosegretario alla presidenza della Giunta, con delega all’Ambiente, Mario Mazzocca, e il segretario particolare del presidente, Enzo Del Vecchio. Durato circa mezz’ora l’incontro era propedeutico ad approfondimenti che la Regione dovrà fare nei prossimi giorni. “Devo ricordare che l’Abruzzo già dal 2015 opera in soccorso di Roma, con un accordo di programma stipulato con la Regione Lazio per trattare 180 tonnellate al giorno nell’impianto Aciam di Aielli (L’Aquila)” aveva detto Mazzocca all’agenzia Ansa prima della riunione, confermando, inoltre, che prima di Natale dalla Regione Lazio “è pervenuta un’ulteriore richiesta per vedere se c’era la possibilità di trattare circa 100 tonnellate al giorno di rifiuti provenienti dall’ambito di Roma Capitale”.

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