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Guarisce dall’anoressia e racconta il suo percorso su Instagram: la storia della 22enne Emelle Lewis

Dopo sei anni di malattia, in cui è arrivata ad indossare vestiti da bambino per coprirsi, Emelle attua la sua svolta, chiede alla madre di cercarle un centro medico che la possa aiutare, e documenta le ultime fasi della rinascita su Instagram. La prima foto caricata risale al maggio 2016 e la mostra in tenuta da palestra con fasce muscolari toniche

di Davide Turrini

Vincere l’anoressia e comunicarlo sui social. È la storia di Emelle Lewis, studentessa di psicologia 22enne di Huddesfield in Inghilterra che quando aveva 16 anni è arrivata a pesare 31 chili, mentre oggi la ritroviamo robusta e tonica negli scatti caricati sul suo profilo Instagram “emellegestwell” mentre addenta rigonfi donuts. Intervistata dal DailyMail la Lewis ha raccontato come la malattia sia nata quando frequentava il liceo a 15 anni e si sentiva “grassa e brutta” a confronto con le altre compagne di classe che avevano tutte il fidanzato. L’inizio del periodo di anoressia ha coinciso con po’ di palestra, ma soprattutto con una “dieta” di sola frutta, verdura e Weetabix.

#transformationtuesday ??When nobody else believed in me, I believed in myself. I made the decision to recover and the only way I learned was by going through it on my own. Each time I fell down I rose up just that little bit stronger, because I was determined that I wouldn’t be beaten. The hardest thing about my recovery was believing I was worth it, but today I can say with pride that I am bloody worth it and nothing is going to stop me now? So no matter how tough the road gets, keep going, keep believing in yourself and remember…you are worth it! ? #anorexiarecovery #strongnotskinny #believeinyourself #bodypositive #determination #igotthis ##eatforlife #eatforgains #gains #gym #gymgirl #fitness #fitnessjourney

Un post condiviso da Emelle Lewis (@emellegetswell) in data:

“Non mi sentivo malata. Nonostante la mia magrezza non pensavo di essere io il problema. Mi sono quindi rifiutata di seguire le cure perché pensavo che tutti ce l’avessero con me”, ha spiegato la Lewis. Poi dopo sei anni di malattia, in cui è arrivata ad indossare vestiti da bambino per coprirsi, Emelle attua la sua svolta, chiede alla madre di cercarle un centro medico che la possa aiutare, e documenta le ultime fasi della rinascita su Instagram. La prima foto caricata risale al maggio 2016 e la mostra in tenuta da palestra con fasce muscolari toniche. “Ho sofferto di anoressia per 6 anni e ora sono sulla via della guarigione”, scrive nel primo post sul suo profilo social. A cui seguono comunque una serie di propositi che si spera non sfocino nell’opposto dell’anoressia: “voglio guadagnare molte più calorie, molto più peso, e cercherò di mangiare molto più cibo”. Obiettivi “calorici” a cui seguono decine di foto con quintali di cibo grasso, fritto, dolce, sfornato da casa di mamma o da immensi ristoranti fast food.

Ad ogni modo la Lewis che ha voluto rendere pubbliche le sue foto di quando era diventata pelle e ossa, ha poi lanciato un messaggio a tutte le persone che soffrono di questo disturbo: “L’anoressia ti fa credere che non vuoi migliorare, che non c’è niente di veramente sbagliato in te – ha dichiarato la ragazza – Il modo migliore per superarla è rendersi conto che questi pensieri non sono tuoi, ma soprattutto devi trovare un qualcosa che ti appassiona, su cui puoi concentrarti tutto il tempo e usare le tue energie per raggiungerlo. Viviamo una volta sola, non sprecate la vostra vita”.

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