Radicali e promotori della lista “+Europa” si sono riuniti per un sit-in di fronte a Palazzo Chigi per chiedere una norma che modifichi le regole sulla raccolta firme per presentarsi alle elezioni, rendendole “uguale per tutti”. “L’attuale legge elettorale è scritta da chi è in Parlamento per restarci e impedire a chi oggi non siede tra Camera e Senato di presentarsi. Il motivo? Una nuova lista oggi non presente in Parlamento “non gode di una esenzione come tutte le altre, deve raccogliere firme in ogni collegio”, ha spiegato Riccardo Magi, segretario dei Radicali italiani. E tutto dovrà essere completato in poco tempo, in pieno inverno. Senza contare che i collegi, ha precisato Magi, “non sono al momento definitivi”. “Così è impossibile, in un mese circa, tra dicembre e gennaio, bisognerà raccogliere 50mila firme in 63 collegi, dalla Valle d’Aosta a Bagheria, con tanto di autenticatore e metà del Paese sotto la neve”, ha aggiunto Emma Bonino. Per poi aggiungere: “Alleanze con il Pd? Questo viene dopo, noi le firme comunque le dobbiamo raccogliere”. La richiesta di +Europa è quella di “una norma  che – come ha spiegato Benedetto Della Vedova – “consenta di giocare con regole quantomeno simili”. Un incontro è previsto giovedì prossimo con Gentiloni, ma il tempo stringe. “Se non cambia il nostro rapporto con il Pd è in discussione? Più che altro il rapporto politico tra governo e cittadini”, ha tagliato corto Emma Bonino.
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