Nella splendida residenza Sabauda della Venaria in questo periodo c’è una preziosa sintesi di un insieme di arti. Accanto a pregiate esposizioni di pittura e di fotografia, accuratamente allestite, vi è anche spazio per una multimedialità di grande impatto emozionale. Luccica come un prezioso brillante la mostra delle opere di Giovanni Boldini unitamente ad altri autori della pittura ottocentesca con i vezzi eleganti e sensuali della Bella Epoque che in tale scenario trova il suo contesto più appropriato incastonandosi perfettamente sale incantevoli della residenza.

La splendida mostra proposta da Arthemisia, curata con pregevole raffinatezza, ricrea le atmosfere d’epoca con oltre cento opere di cui in gran parte del pittore di Ferrara che ha ritratto un’intera epoca attraverso il sontuoso lusso delle nobil donne italiane e francesi che hanno frequentato i migliori salotti borghesi e nobiliari di quegli anni. La ricercatezza e l’originalità del percorso richiamano ambienti e atmosfere dell’epoca della bellezza sottolineati a tratti dalle altrettanto affascinanti immagini del cinema muto messe a disposizione dall’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa- Centro Sperimentale di Cinematografia.

Sono ricreati con eleganti “separietti”, salotti e degli spazi d’anticamera con oggetti d’epoca e lampade grazie all’apporto di oggetti Liberty della Fondazione Arte Nova. Tuttavia, il significativo “circolo virtuoso” che si sta attualmente compiendo alla Venaria, non è solo il fruscio vellutato e velato del maestro ferrarese, è in sintesi l’“immagine” o meglio l’esperienza dell’immagine che passa dalla raffinata pittura ottocentesca all’altrettanto attraente e moderna fotografia di Peter Lindbergh allestita attraverso dinamici scatti a modelle on the road nonché con una esplosiva Caravaggio experience che avvalendosi dell’alta tecnologia riproduce su quindici mega schermi il fascino tremendo e maestoso dell’opera del Merisi in 3D, nei dettagli più raffinati e veristi della sua affascinante produzione artistica, ottenendo immediato riscontro sul pubblico di stupore ed effetto per le inaspettate proiezioni su adeguato commento musicale.

La Mostra su Lady Diana sublima la dedica all’universo femminile con una donna che ha lasciato un segno indelebile per eleganza e umanità che lo stesso Boldini avrebbe potuto ritrarre in una delle sue tele più affascinanti. Un filo rosso che lega momenti diversi della storia dell’immagine e della fotografia di epoche remote e contemporanee e che hanno però effetti estetici di raffinata fattezza. Ma Tutto in una Reggia è molto più di un contenuto culturale o di svariati temi culturali se ad ospitare tali opere è appunto una delle residenze più belle di Torino e del Piemonte, la Reggia Sabauda della Venaria e del suo splendido Borgo antico nella Valle circondata dall’arco alpino così suggestivo ed emozionante.

Uno scenario insignito del Titolo Sito Unesco Patrimonio dell’Umanità dal 1997, ospita una grande opportunità storico-culturale attraverso queste rassegne d’autore invita lo sguardo ad aprirsi sui saloni interni della Reggia e sugli scenari aperti del Parco che fanno apparire a colpo d’occhio lo “strappo nel cielo di carta” di un meraviglioso Teatro nel Teatro.

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