Il simbolo del Biscione spicca sul musetto bianco della nuova Alfa Romeo Sauber, la monoposto che segna lo storico ritorno in Formula 1. La vettura presentata ad Arese è tutta bianca, tranne il tettuccio superiore, che risalta nel suo rosso Alfa ed è pronta “ad aprire un nuovo capitolo della storia della F1″ come ha annunciato Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fca. Così, dopo trent’anni di assenza, Alfa Romeo torna nel campionato automobilistico più importante del mondo e “la catena del dna di Alfa si completa dell’ultimo tassello mancante: passato e futuro si uniscono” afferma Marchionne, definendo questo ritorno un “evento storico” e “un momento speciale non solo per noi, ma anche per il nostro Paese” e “importante per il nostro brand, ma anche per tutto il mondo della Formula 1 ed è il segno tangibile di quanto crediamo in questo sport”.

Un evento storico ma anche una faccenda di “cuore” per il numero uno di Fca che, a chi gli chiede chi tiferà se dovesse esserci un testa a testa tra Alfa Romeo Sauber e Ferrari, risponde così: “Se arriva l’imbarazzo che ben venga. Per ora credo che tiferò dalla parte della Ferrari, poi vedremo che cosa farà Alfa Romeo Sauber”. Ma proprio nel giorno in cui si accendono i riflettori sul Biscione, cala un’ombra sul Cavallino Rampante: la Ferrari rischia di dover lasciare la Formula 1. “La minaccia resta seria – dice Sergio Marchionne – ed è evidenziata dal fatto che l’accordo con Sauber prevede che nel 2020-21 Alfa Romeo possa andare da sola”. “Dobbiamo trovare un accordo per il bene di questo sport, la Ferrari non può mollare” conclude. Il tema è il rinnovo dell’accordo di partecipazione alla F1 che vede impegnate le squadre e la nuova proprietà statunitense di Liberty Media. Una quadra si deve trovare per la stagione 2021, primo anno successivo alla fine dell’attuale Patto della Concordia.

Ma, dopo 3 anni passati a “spellarsi per cercare di far vincere” la sua Ferrari, oggi Marchionne pensa solo alla neonata Alfa Romeo Sauber e ci tiene a sottolineare come la”F1 rappresenta il riferimento naturale per un marchio come questo, massima espressione della tecnologia ed esaltazione del valore di squadra al quale crediamo e che è proprio di Alfa Romeo”. “Riportiamo alla luce Alfa nelle corse, simbolo del migliore know how tecnologo e di spirito creativo”. Alfa è il title sponsor, il telaio è Sauber e mentre il motore è Ferrari. Ma nelle intenzioni non si tratta di una semplice operazione commercialeSauber “condivide con noi – prosegue Marchionne – una storia fatta di uomini e coraggio. Chi la guida oggi rispetta il passato. Ridiamo ad Alfa Romeo il palcoscenico che le spetta, massima espressione della tecnologia e dell’esaltazione del valore di squadra che è elementi decisivi di questo marchio”. “L’impegno è quello di mettere Alfa Romeo e Sauber nelle condizioni di gareggiare, quello di dare un concorrente alla Ferrari. Metteremo risorse, gente Ferrari che vuole crescere in un altro ambiente” conclude.

I piloti della nuova scuderia saranno due giovani, lo svedese Marcus Ericsson e il francese Charles Leclerc, cresciuto nella Ferrari Driver Academy e già campione del mondo della GP2. Sono stati loro ad alzare il velo sull’auto che guideranno.

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