La Gran Bretagna combatte il terrorismo “da qualunque parte venga” e Donald Trump “ha sbagliato”. Theresa May insiste nel definire un errore i retweet dei video di Britain First da parte del presidente Stati Uniti. E nel frattempo l’ambasciatore britannico negli Stati Uniti compie un passo formale per esprimere agli Usa “la preoccupazione” del governo.

Mentre l’inquilino della Casa Bianca si è rivolto nella notte alla premier britannica: “Theresa non occuparti di me, ma occupati del terrorismo radicale islamico distruttivo che opera nel Regno Unito”. Un’affermazione alla quale ha replicato il portavoce di May: “La stragrande maggioranza dei musulmani in questo Paese sono persone rispettose della legge che provano orrore per l’estremismo in tutte le sue forme”.

Non accenna quindi a stemperarsi la tensione tra Washington e Londra dopo i numerosi retweet di Trump nella giornata di mercoledì. Il passo più importante è quello compiuto da sir Kim Darroch che come riporta il Guardian online ha espresso “preoccupazione” per quanto accaduto, un gesto quanto mai insolito fra due Paesi alleati. Poco dopo è toccato alla May sottolineare da Amman che la Gran Bretagna combatte qualsiasi terrorismo e ha ricordato anche gli attacchi di matrice d’estrema destra “contro i musulmani”.

Poi ha spiegato: “Britain First è un gruppo che semina odio” e ritwittarne i video è stata “la cosa sbagliata da fare”. La premier ha evidenziato che il Regno Unito “lavora assieme agli Usa” sulla scena internazionale e intende continuare a farlo da alleato stretto, ma ha aggiunto di non aver “paura di parlare” se ritiene che Washington faccia “qualcosa di sbagliato”.

 

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