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Nicola Savino, il racconto sul trauma subito quando aveva sette mesi

"Nel cambiare la flebo, con una forbicina, invece di tagliare solo la garza l’infermiera mi tagliò anche il dito. Cercarono di riattaccarmelo ma non ci riuscirono" ha raccontato a Verissimo

di F. Q.

“Avevo sette mesi, era il luglio del ’68, e invece di prendere peso lo perdevo. Così mi ricoverarono in ospedale”. Inizia così il racconto di Nicola Savino, ex conduttore di Quelli che… e ora alla guida de Le Iene, che durante la trasmissione Verissimo ha svelato un trauma infantile. “Nel cambiare la flebo, con una forbicina, invece di tagliare solo la garza l’infermiera mi tagliò anche il dito. Cercarono di riattaccarmelo ma non ci riuscirono – ha spiegato a Silvia Toffanin -. Per me è stato un complesso per i primi anni di tv, non mi sarei mai sognato di parlarne o di fare vedere la mia mano, tanto che i primi tempi mettevo un arto finto”. Savino ora sta bene e parla di quell’incidente con serenità: “Io non so perché sto raccontando tutte queste forse mi avete ipnotizzato”.

Savino ha parlato il suo amore per la musica in vista dei suoi prossimi 50 anni: “A 16 anni ho capito che sarebbe stata la mia vita. La vera folgorazione è stata capire che avevo quella passione. Tutte le mattine, quando mi metto le cuffie in testa, non mi capacito di come possa esistere un lavoro per cui tu vieni retribuito per ascoltare musica”. Poi il ricordo di sua mamma: “Quando è morta sono diventato uomo, ma grazie a lei ho riscoperto la fede”.

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