Chi sceglierei tra Berlusconi e Di Maio? Nessuno dei due. Se fossi proprio costretta, però, voterei Berlusconi, ma mi costerebbe tantissimo. Sarebbe una grande violenza per me, ma senza dubbio Berlusconi è il male minore”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Ecg Regione (Radio Cusano Campus) dalla deputata del Pd, Ileana Argenin, che spiega: “Di Berlusconi conosciamo pregi e difetti, dei Cinque Stelle ne scopriamo uno al giorno. Di Maio e il M5S sono pericolosissimi. Di Maio è anche impreparato. Non conosce neanche i nostri laghi, i nostri monti, la penisola”. E aggiunge: “Se il M5S dovesse vincere le prossime elezioni politiche, avrei paura di stare dentro al Parlamento. Non so se rimarrei o me ne andrei. Loro non costruiscono, ma negano. Il rischio di una deriva violenta? Basta guardarci intorno. La deriva c’è, non ce la stiamo inventando. A Ostia” – continua – “c’è il Far West. Se i Cinque Stelle hanno vinto a Ostia, devono ringraziare Roberto Spada. Là il centrodestra non è andato più a votare, è ovvio. C’è chi dice che al ballottaggio molti sostenitori del Pd abbiano votato la candidata del M5S. Questa ipotesi è folle, quella non è gente del Pd, ma, al massimo, populisti vicini al Pd. Non è affatto gente nostra”. Circa la decisione di Alessandro Di Battista di non ricandidarsi alle politiche, la parlamentare dem commenta: “Oh Dio mio, ma sono da curare questi. Io il M5S non lo capisco, mi sembra di stare su Scherzi A Parte. In realtà, l’hanno messo in un cassetto al caldo e appena arriverà l’avvio a procedere sulla Raggi, se arriverà, sarà lì pronto ad alzare le mani e a riconquistare Roma”. Scudisciate anche a Mdp: “Facciano quello che credono. Hanno già tradito i loro elettori, che li hanno votati perché erano in questa coalizione. D’Alema dice che Renzi è un populista? Dicesse quel che crede, ognuno è libero di esprimersi. Renzi ha fatto grandi cose con l’ultimo governo, anche se è un personaggio particolare. Ha fatto delle cose di sinistra, è un uomo di centro-sinistra. A me questo Mdp non mi pare un partito, ma più un’accozzaglia che dice no sempre e comunque. Credetemi” – prosegue – “gli italiani non rivendicano l’articolo 18. Il mondo è cambiato. La quotidianità è più importante dell’articolo 18. Per la gente è un miraggio avere un lavoro, gliene frega assai dell’articolo 18 in questo momento. Camusso e Cgil? Se stessero più sereni, ci aiuterebbero in questo momento. Sono iscritta alla Cgil da una vita. Voglio bene a Susanna, ma dovrebbe abbassare i toni. Ha un atteggiamento di grande irresponsabilità politica, perché una delle cose peggiori è lasciare il Paese nelle mani del centrodestra oppure, non ci voglio neanche pensare, nelle mani del M5S

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