Mentre guardavamo i mazzi di carte Cicero andare a ruba su Kickstarter, io, Andrea e Matteo ci siamo resi conto che la maggioranza degli ordini veniva dagli Stati Uniti. “Beh, per una volta siamo noi italiani ad insegnare loro il public speaking!” ci siamo detti. A colpi di 20 euro alla volta avevamo raggiunto e superato l’obiettivo di raccolta di duemila euro in sole 12 ore.

Ma cos’è Cicero? Si tratta di uno strumento analogico (ha le sembianze di un mazzo di carte) che ti guida nella scrittura di un discorso secondo gli schemi della retorica e della comunicazione efficace.

Ogni carta del mazzo di 26 è un pezzetto del tuo intervento. La struttura è fissa, viene dalla mia esperienza come speechwriter e dall’analisi di centinaia di discorsi efficaci (che spesso ho analizzato su questo blog). Ma ci sono delle parti mobili, che puoi personalizzare dando il tuo tocco.

Ho realizzato questo strumento insieme a Andrea Binasco e Matteo Di Pascale, due creativi di Torino, che ho contattato dopo aver visto uno strumento simile creato da loro per la scrittura di racconti, dal nome Fabula. Mi piace il modo che hanno di semplificare e schematizzare concetti complessi.

Grazie a loro sono riuscito a inserire in una scatola così piccola tutto ciò che so sul public speaking, compresi i gesti e le tecniche di comunicazione per l’esposizione efficace del proprio discorso, di cui parlo nel libretto che si trova all’interno della confezione. Il motivo per cui Cicero sta avendo successo oltreoceano su Kickstarer (una piattaforma di raccolta fondi) credo venga dal fatto che sia uno strumento analogico, cioè tangibile. Mi spiego.

In anni di formazione nel public speaking ho riscontrato che molte persone che hanno partecipato a corsi in aula o letto libri al riguardo, dopo un po’ hanno dimenticato le nozioni apprese smettendo di metterle in pratica. Mentre le persone che hanno scelto la formazione privata, uno ad uno, hanno fissato per bene i concetti. Perché? Il motivo sta nella pratica. Durante un corso privato faccio fare molta pratica al mio cliente. L’allievo simula discorsi e dibattiti per almeno tre quarti del tempo (il corso dura due giorni).

Lo stesso effetto è dato dalle carte. Con Cicero, mentre apprendi i fondamenti del public speaking fai qualcosa con le mani, muovi le carte su un tavolo o su una parete, costruendo lo schema del tuo discorso persuasivo. Oltre a questo, le carte permettono di visualizzare il tuo discorso come fosse una mappa o la pianta di un appartamento.

Su questo si basa la tecnica dei loci, che Cicerone indicava come il miglior metodo per memorizzare un discorso. La stessa tecnica di memorizzazione visiva viene usata dai campioni della World memory championship, gente in grado di memorizzare 1040 cifre casuali in mezz’ora o 65.536 cifre del Pi Greco.

Un progetto che più dell’aspetto economico (siamo in tre, il mazzo costa solo 20 euro e ci sono i costi di stampa e spedizione) ha l’obiettivo di divulgare un nuovo metodo di apprendimento dal grande potenziale. Per questo siamo felici che venga apprezzato anche negli Usa, dove di solito siamo noi ad andare per imparare la comunicazione efficace.

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